Welfare

Castelli: “Potremmo arrivare a 400mila detenuti”

Il ministro della Giustizia è intervenuto sulla proposta di legge sulla recidiva. Oggi negli istituti italiani ci sono poco meno di 60mila persone

di Stefano Arduini

“La sinistra abbandoni i vaticini per adottare il metodo galileiano basato sull?esperienza, perché se ci basiamo sulle esperienze dobbiamo dire che queste norme funzioneranno”. Roberto Castelli prende la parola in Aula alla Camera e difende la Pdl sulla recidiva. “Vedo la sinistra impegnata in un?opera vaticinatrice per prevedere il futuro – dice il ministro della Giustizia -. Ma quasi mai in passato le previsioni della sinistra si sono avverate. Sulle rogatorie dicevate che sarebbero stati liberati pedofili e assassini, ma non è stato liberato nessuno”. Il ministro della Giustizia, a proposito dell?efficacia delle norme sulla recidiva, ha invitato a guardare all?esperienza americana: “sul sistema Usa, definito strike, è possibile fare previsioni fondate. In America, dove dopo tre recidive ci sono pene molto pesanti, i delitti sono drammaticamente crollati”. C?è un solo però, ha ammesso Castelli: “Il prezzo da pagare è l?aumento della popolazione carceraria che in Italia potrebbe arrivare a 400 mila detenuti (oggi, in una situazione di sovraffollamento, sono già poco meno di 60mila. n.d.r.). Il sistema non reggerebbe, ed è per questo che abbiamo circoscritto l?applicazione di questa fattispecie ai delitti più gravi”, ha concluso il ministro.


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