Formazione

L’impegno socioeconomico delle diocesi del Sud: cooperate, fratelli!

I progetti Tangram e Policoro vedono uniti pastorali ecclesiastiche, organizzazioni non profit e sindacati. Con un obiettivo su tutti: creare lavoro.

di Francesco Agresti

Un?iniziativa che ha fatto della promozione del territorio del Sud un?occasione per offrire ai giovani opportunità di crescita personale e professionale. È il Progetto Policoro, grazie al quale sono nate150 cooperative, sono state erogate migliaia di ore di formazione e attivati rapporti di collaborazione con realtà imprenditoriali del Nord che hanno aiutato la nascita e la crescita di nuove imprese sociali nelle regioni del Sud. Il progetto, partito nel 1994, si sviluppa attorno a delle figure chiamate operatori di comunità, che hanno il compito di promuovere incontri tra i giovani mettendoli in contatto con le organizzazioni coinvolte nell?iniziativa. Oltre alle Pastorali giovani, lavoro e Caritas, al Progetto Policoro partecipano il Consorzio Gino Mattarelli, Confcooperative, Fondazione Cariplo, Acli, Coldiretti, Ucid, Cenasca-Cisl e Banca Etica. I gemellaggi «Tre le idee da cui ha preso le mosse Policoro», spiega Massimo De Rosa, presidente di Cooperazione e solidarietà di Potenza, «la prima è quella di far lavorare insieme le pastorali. A oggi sono 68 su 102 le diocesi del Mezzogiorno coinvolte. La seconda è quella di mettere in contatto le chiese del Nord e quelle del Sud. Sono così nate collaborazioni tra le diocesi della Lombardia e quelle della Campania, quelle del Piemonte e della Sicilia, e quelle dell?Emilia Romagna e della Puglia. La terza idea è stata sfruttare le risorse già presenti nelle diocesi: terreni o edifici non utilizzati vengono recuperati e impiegati per ospitare le nuove iniziative». «Il progetto Policoro», conclude De Rosa, «è andato sviluppandosi, promuovendo numerose iniziative imprenditoriali. Con l?apporto degli imprenditori sociali del consorzio Cgm sono nate numerose cooperative e decine di nuovi posti di lavoro, anche grazie a un altro progetto dedicato al sud, il Tangram». Il progetto Tangram è nato nel 2000, come esempio di reciprocità tra le regioni Campania, Basilicata e Lombardia. Un?idea resa possibile grazie al lavoro della rete consortile Cgm e di Inecoop, l?ente di formazione di Confcooperative, e dal contributo della Fondazione Cariplo, che ha erogato 350mila euro. «Grazie a Tangram», spiega Flavio Valli, operatore di sviluppo della Lombardia che divide la sua settimana tra Bergamo, dove è direttore della coop sociale Servire, e la Campania, «è nato il Polo Cgm Campania, costituito da quattro consorzi, un gruppo di cooperative vicine alla Caritas in provincia di Avellino che hanno dato vita al consorzio Percorsi». I consorzi In Basilicata i consorzi sono saliti a 3 e a 17 la rete potenziale dei consorzi lombardi coinvolti. In Campania prima di questa iniziativa le cooperative aderenti a Federsolidarietà erano 42, oggi sono 150 e i consorzi da due sono diventati sei. Si è costituito inoltre il Centro sviluppo imprenditoriale regionale, composto dai consorzi sociali aderenti a Cgm, che raggruppano 55 cooperative sociali. Il valore economico delle attività promosse è di 5 milioni di euro, e nuovo indotto occupazionale di circa 200 unità.


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