Persone
Addio a Giandomenico Genta, ha spinto la provincia di Cuneo a pensare in grande
È scomparso Giandomenico Genta, per sei anni presidente della Fondazione Crc, dal 2016 al 2022. La sua visione e la sua azione hanno dato un impulso importante alle attività dell’ente non profit. Ha saputo indirizzare il suo territorio verso percorsi innovativi e di crescita sociale riconosciuti a livello nazionale
di Redazione

La provincia di Cuneo perde una figura di spicco, un leader che ha saputo indirizzare il suo territorio a operare con spirito di squadra, proiettando le sue comunità al centro di percorsi innovativi e di crescita sociale riconosciuti a livello nazionale. È scomparso Giandomenico Genta, tributarista, per sei anni presidente della Fondazione Crc, dal 2016 al 2022. La sua visione e la sua azione hanno dato un impulso inedito alle attività dell’ente non profit.
In una nota stampa, il presidente della Fondazione Crc Mauro Gola lo ricorda così: «Ha lasciato alla Fondazione e a tutto il territorio un messaggio di orgoglio, di ambizione e di visione futura, spingendo l’intera comunità provinciale a pensare in grande. Di lui ricordiamo con affetto la passione, l’entusiasmo e l’energia contagiosa che ha saputo mettere in tutto ciò che faceva, insieme alla grande disponibilità e all’attenzione che riservava a tutti gli interlocutori».
«Tra i tanti ambiti in cui il presidente Genta ha garantito un contributo centrale», continua il comunicato, «vogliamo ricordare la sua passione e il suo straordinario impegno in ambito culturale, che ha condotto a promuovere mostre ed eventi, capaci di portare in provincia di Cuneo opere di artisti noti a livello internazionale in collaborazione con grandi istituzioni culturali, l’impulso dato al settore agroalimentare con la nascita di progetti ampi come l’associazione Filiera Futura che ha coinvolto oltre 20 Fondazioni di origine bancaria di tutta Italia, e l’azione promossa per il recupero e la rigenerazione degli spazi dismessi, da cui in particolare ha preso vita l’hub educativo del Rondò dei Talenti». Durante la sua presidenza, ha condotto la Fondazione attraverso momenti particolarmente delicati e centrali per lo sviluppo e il futuro dell’ente: «Tutto questo partendo dalla convinzione che la Fondazione Crc fosse una risorsa essenziale del territorio, strumento strategico per promuovere cambiamento e generare ricadute sociali per tutta la comunità».
La fotografia è della Fondazione Crc
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