Mondo
Rdc: di nuovo scontri nell’est del Paese
Scontri violenti si sono verificati stamane a Kanyabayonga tra l'esercito congolese e uomini armati provenienti dal Rwanda
Dopo 24 ore di quiete, Kanyabayonga è da stamane teatro di nuove violenze tra l’esercito regolare congolese e gruppi militari che questa volta proverrebbero dal Rwanda. Lo ha reso noto poco fa l’Afrp, senza specificare se vi sono stati morti o feriti. Attorno alle cinque del mattino (alle 3 GMT), un nutrito attacco a fuoco di armi leggere e pesanti si sarebbe verificato nel centro della città in provenienze delle aree periferiche. Gli ultimi scontri, verificatisi nella notte tra domenica e lunedì, avevano provocato secondo Kinshasa 25 morti tra truppe congolesi ammutinati e l’arresto di due soldati rwandesi. Affermazioni smentite dagli ammutinati che hanno parlato di dodici soldati dell’esercito regolare congolese uccisi.
Sempre dal Rwanda, altri soldati avrebbero tentato di varcare il confine con la Repubblica Democratica del Congo e penetrare nella regione di Bukavu (sud Kivu, est del Paese), ma sarebbero stati respinti dai caschi blu della Monuc (la Missione delle Nazioni Unite in Rdc).
Le turbolenze che stanno investendo l’area limitrofa tra Rdc e Rwanda sono lo specchio di rapporti che si sono via via deteriorati nelle ultime settimane. Ieri, il governo congolese ha affermato che “una guerra contro il Rwanda” è in corso, smentendo le notizie secondo le quali gli ultimi scontri di Kanyabayonga avrebbero opposto soldati congolesi e gruppi di ammutinati dall’esercito regolare della Rdc. A sua volta, le autorità rwandesi hanno smentito categoricamente la presenza di suoi soldati in territorio congolese.
La scorsa settimana, la comunità internazionale aveva accentuato le sue pressioni su Kigali e Kinshasa per trovare una via d’uscita alla crisi che sta di nuovo coinvolgendo i due Paesi africani. Da parte loro, le autorità rwandesi avevano minacciato di lanciare una serie di offensive nell’est della Rdc per debellare il territorio congolese dalla presenza di ribelli rwandesi hutu, sospettati di aver partecipato al genocidio del 1994, e garantire la sua sicurezza alle frontiere con il Congo. Rilanciando al mittente le accuse di passività, se non di connivenza con gli estremisti rwandesi, Kinshasa ha accusato Kigali di voler rioccupare l’est della Rdc per interessi puramente economici.
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