Welfare

Cure palliative: la mappa dei centri italiani

È stata presentata ieri dal ministero della Sanità. Le strutture sono in totale 661, di cui ben il 25% private non profit

di Gabriella Meroni

Sono 492 i centri che in Italia svolgono attivita’ di terapia antalgica e cure palliative, dei quali 323 fanno parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e 169 fanno invece capo ad associazioni private non profit. Questo e’ il dato del censimento effettuato, tra l’autunno del 1999 e dicembre 2000, dall’Unita’ operativa di cure palliative dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Battista di Torino, il Dipartimento di sanita’ pubblica dell’ateneo torinese ed il Comitato nazionale Gigi Ghirotti di Roma. I risultati della ricerca, la prima del genere, presentati oggi a Roma al ministero della Sanita’, hanno messo in luce che anche se c’e’ stata ”una grande svolta della sanita’ italiana che riscatta l’indifferenza del passato per i pazienti gravi”, come ha dichiarato lo stesso ministro Umberto Veronesi ”i passi da fare sono ancora tanti”. Analizzando la distribuzione dei centri per regione si nota subito il classico andamento ‘a macchia di leopardo’: se la Lombardia ne vanta ben 94 tra pubblici e privati, il Piemonte 59, l’Emilia Romagna 52 ed il Veneto 43, il Molise e’ a quota zero, la Basilicata a 2 e l’Abruzzo a 4. Il 70,4% delle strutture del Ssn svolge sia terapie antalgiche che cure palliative e di queste il 70% lo fa anche in assistenza domiciliare; il 5,3% effettua solo cure palliative, di cui il 64,7% dei centri lo fa anche a casa; il 24,3% dei servizi offre invece solo terapie antalgiche di cui il 43,6% domiciliarmente. Fra le tecniche contro il dolore utilizzate, il 93,5% dei centri pubblici ricorre ad analgesia ed anestesia locoregionale; il 42% effettua tecniche chirurgiche specifiche; il 52,3% trattamenti di terapia fisica; il 43% propone approcci psicologici e psicosociali; il 69% effettua approcci multidisciplinari e multimodali per casi molto complessi. Tutte le strutture effettuano terapie farmacologiche. Per quanto invece riguarda l’attivita’ dei centri privati no-profit, il 47,8% fa terapia antalgica e cure palliative di cui il 45,3% anche in assitenza domiciliare; il 18% effettua solo cure palliative e di questi il 13,7% a domicilio; il 2,5% offre solo terapie antalgiche di cui a casa il 61,5%. Il 73,9% dei centri non profit e’ costituito da associazioni, il 20,5% da Leghe ed il 5% da Fondazioni. Le strutture afferenti al Ssn sono invece nel 39,9% dei casi Servizi o Centri, nel 31,8% ambulatori, nel 14,6% Unita’ operative, nel 7,2% reparti ospedalieri, nello 0,9% dipartimenti universitari. Il 40% delle strutture pubbliche e’ accessibile dal lunedi’ al venerdi’ per oltre 4 ore; il 30% invece fino a 2 ore ed il 15% da 2 a 4 ore. Sono invece meno del 5% gli ambulatori aperti il sabato e gia’ il venerdi’ pomeriggio si avverte l’arrivo del week end.


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