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Sullo Storto, impegni sociali dritti
Formazione, nuove generazioni e parità di genere per valorizzare il capitale umano: nella Relazione integrata di Banca Generali, presentata nei giorni scorsi, il "social" della terza private bank italiana
di Redazione

«Valorizzare il capitale umano, in particolare quello rappresentato dalle nuove generazioni, attraverso la formazione e l’impegno di tutti per un contesto di lavoro sempre più equo e meritocratico. Un impegno che si affianca a quello più ampio per la sostenibilità a tutto tondo»: lo si legge in una nota di Banca Generali, la private bank del Gruppo omonimo.
Che questi percorsi siano sempre più centrali nella strategia di Banca Generali, lo evidenzia in effetti la Relazione annuale ìntegrata della terza private bank italiana, presentata il 5 marzo scorso.
In primo piano per la banca del Leone, guidata dall’ad Gian Maria Mossa (foto sotto, ndr), c’è stata infatti l’integrazione delle nuove generazioni nell’organico della banca.
«Come previsto dal piano strategico 2022-2024, il 60% delle assunzioni è risultato composto da persone under 35», fanno sapere dalla terza più alta torre della nuova Milano, quella progettata dall’architetta anglo-irachena Zaha Hadid, grattacielo ribattezzato dai milanesi “Storto”.

Integrare i giovani
«L’integrazione dei giovani», spiegano da Banca Generali, «è andata di pari passo con il tema della crescita professionale delle persone di tutte le generazioni, e un grande sforzo in questa direzione viene effettuato attraverso la formazione. I programmi coprono a 360 gradi tutti gli argomenti rilevanti, dalle competenze più specifiche alle soft skill necessarie in un mondo in cui prendono sempre più piede nuove tecnologie digitali come l’Intelligenza artificiale generativa».
I programmi di formazione hanno spaziato dalle novità normative, alla cybersecurity, all’innovazione, all’intelligenza artificiale (Ai) e alle competenze digitali, tra cui in particolare il training di Copilot Edge di Microsoft.
«A questi si sono aggiunti programmi dedicati allo sviluppo di competenze manageriali. Complessivamente nel 2024 sono state fruite 70.749 ore di formazione, il 7% in più rispetto al 2023, il 18% in più rispetto al livello del 2022, risultati che pongono Banca Generali su livelli di best practice nel settore», spiegano ancora dal quartier generale milanese.
Capitale umano, il progetto My Academy
L’attenzione alla formazione non si è limitato ai dipendenti, si fa notare, ma è sempre più centrale anche per quanto riguarda la rete di consulenti finanziari, «coinvolta in programmi di sviluppo delle competenze manageriali e relazionali per rafforzarne al fianco dei programmi di sviluppo delle capacità tecniche».
Spiegano alla private bank che «dall’innovativo progetto My Academy, l’accademia di corsi di formazione strategici, al supporto alla certificazione Efpa Esg Advisor per un cluster selezionato di consulenti specializzati nei temi della sostenibilità, passando per la piattaforma formativa ‘Bg Lab’ rinnovata nei contenuti e nella user experience. Le diverse strutture della formazione di rete hanno erogato 146.966 ore di approfondimento dedicate ai quasi 2.400 consulenti finanziari, con 62 ore in media di formazione per banker e 270 giornate dedicate».
Il percorso di valorizzazione delle persone è stato affiancato un ampio piano di iniziative volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro che promuova la diversità e l’inclusione. Gli sforzi della banca in questa direzione sono stati premiati dall’ottenimento della Certificazione Parità di Genere, formalizzata dall’ente di certificazione Rina e in linea con i principi delle Linee guida Uni/PdR 125/2022.
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