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Sudan: crisi politica a Khartum

Il ritiro dal governo del partito Al-Umma apre una nuova stagione politica a Khartum

di Joshua Massarenti

Il partito Al-Umma Riforma e Rinnovamento ha annunciato nella notte scorsa il suo ritiro dal governo sudanese aprendo così ufficialmente una crisi politica a Khartum. Lo ha reso noto stamane l’Agence France Presse.

Nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente del partito Al-Zahawi Ibrahim Malek ha annunciato le dimmissioni di quattordici responsabili esecutivi di Al-Umma, di cui quattro ministri del governo centrale e altri dieci ministri degli Stati regionali, precisando che la rottura del partenariato con il Congresso Nazionale (Cn) del presidente sudanese el-Beshir era dovuta “all’incapacità di trovare la comprensione necessaria (dal CN, ndr) per proseguire la nostra azione in un’oasi di pace”.

Dietro queste vaghe giustificazioni, vi sarebbe il parto di una crisi risalente almeno all’ottobre scorso quando il Capo di stato sudanese aveva deciso di fare a meno dei servizi del suo secondo vice presidente Mubarak Al-Mahdi, presidente di Al-Umma, accusato di “aver avviato contatti al di fuori delle istituzioni”. In altre parole, al-Mahdi era in procinto di rispondere a un invito ufficiale della Casa Bianca per una visita negli Stati Uniti.

Il regime di El-Beshir, al potere dal 1989, si appoggia su una coalizione capeggiata dal suo partito (Cn) e di cui faceva parte dal 2002 il partito Al-Umma Riforma e Rinnovamento, nato da una scissione del partito di opposizione Umma.

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