Mondo

Il Canada apre alle unioni gay

La Corte Suprema ha dato l'ok

di Paolo Manzo

Il Canada si appresta a diventare il quarto e il più grande paese del mondo dove sarà possibile il matrimonio fra omosessuali. La Corte Suprema ha infatti stabilito che il governo è libero di legiferare in materia e il primo ministro liberale Paul Martin ha affermato di voler presentare al più presto in Parlamento una legge che definisce il matrimonio come l’unione legale fra due persone, senza specificarne il sesso. ”Ho sempre pensato che il Canada sia il paese più postmoderno”, ha dichiarato Martin commentando la sentenza. Lo scontro in aula si annuncia acceso, con gli oppositori del partito Conservatore decisi a dare battaglia. Gwendolyn Landolt, numero due del gruppo Vere donne del Canada, ha esortato i deputati liberali a bocciare il provvedimento, affermando che in caso contrario verranno penalizzati dagli elettori. Al momento solo Belgio, Olanda e Spagna prevedono il matrimonio fra persone dello stesso sesso, mentre altri paesi come la Francia sono ricorsi alla formula delle unioni civili. In Canada i tribunali di sei delle dieci province e di un territorio hanno già autorizzato le nozze gay, ma manca una legge a livello nazionale. La Corte Suprema ha comunque precisato che i sacerdoti hanno il diritto di rifiutare la celebrazione di nozze gay, se ciò contrasta con le loro convinzioni religiose. Il primo matrimonio legale fra persone dello stesso sesso è avvenuto nella provincia canadese dell’Ontario nel gennaio 2001. Dopo Joe Varnell e Kevin Bourassa, migliaia di gay e di lesbiche si sono sposati nelle sei province dove è possibile, e fra loro vi erano molti statunitensi che avevano appositamente varcato la frontiera. Il ”no” ai matrimoni gay è stato uno dei punti forti della campagna elettorale di George Bush, la cui rielezione è stata accompagnata dalla bocciatura delle nozze fra persone dello stesso sesso in 11 referendum condotti in altrettanti stati dell’Unione.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA