Mondo

La Serbia chiede a Onu di annullare nomina di Haradinaj

Il punto è che il neo primo ministro del Kosovo, Ramush Haradinaj, è un ex guerrigliero dell'Uck e un sospetto criminale di guerra...

di Paolo Manzo

A conferma delle preoccupazioni e timori della comunità internazionale, la nomina a primo ministro del Kosovo di Ramush Haradinaj torna a far salire la tensione con Belgrado. ”L’elezione di Haradinaj rischia di diventare un serio ostacolo alla realizzazione dei prossimi negoziati sullo status del Kosovo” ha dichiarato il primo ministro serbo Vojislav Kostunica che, al termine di una riunione straordinaria del governo per discutere la questione, ha chiesto all’Onu, di annullare l’elezione a premier dell’ex guerrigliero dell’Uck che rischia di essere incriminato dal Tribunale dell’Aja per i crimini di guerra. ”E’ un sospetto criminale di guerra e le autorità serbe avranno moltissime difficoltà con una persona del genere” ha aggiunto Kostunica. Nella seduta inaugurale dell’Assemblea – eletta nelle elezioni di fine ottobre che sono state boicottate dai serbi del Kosovo – il giovane leader dell’Alleanza per il futuro del Kosovo, che ha solo nove seggi, ha ottenuto la maggioranza dei voti dei rappresentanti albanesi dell’Assemblea: 72 voti favorevoli, tre contrari con l’astensione del Partito democratico (Pdk) del premier uscente Bajram Rexhpi, il secondo partito che nelle settimane scorse aveva rotto l’alleanza con il presidente Ibrahim Rugova, la cui Lega democratica ha ottenuto alle urne la maggioranza relativa. Insomma, è stato un accordo politico, teso a permettere la sopravvivenza di Rugova da più parti criticato come il responsabile della situazione di stagnazione in cui si trova il Kosovo dopo sei anni di amministrazione internazionale, a permettere ad Haradinaj di arrivare alla guida del governo, proprio poche settimane dopo essere stato interrogato dai procuratori dell’Aja. Le autorità serbe lo accusano di aver ucciso 40 civili nel Kosovo occidentale nel 1998 e di aver guidato l’attacco ad un cafè serbo di Pec che provocò la morte di sei persone. Da parte sua Haradinaj nega ogni accusa e – nel discorso pronunciato ieri in Parlamento – si è impegnato a mettere tra le priorità del suo governo l’applicazione degli standard democratici che l’Onu pone come precondizione all’avvio dei negoziati sullo status del Kosovo, che dovrebbero iniziare il prossimo anno. L’elezione di Haradinaj sta creando preoccupazione tra i diplomatici occidentali, con l’Unione Europea che sembra aver assunto le posizioni più dure: dopo le diverse dichiarazioni ufficiali di Javier Solana, che ha detto che un potenziale incriminato dall’Aja non è certo ”la persona migliore per far rispettare gli standard”, fonti diplomatiche sottolineano che Haradinaj viene considerato ”persona non grata” a Bruxelles fino a quando non sarà chiarita la sua posizione rispetto al Tribunale dell’Aja.


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