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Pa, riserva del 15% dei posti a chi ha fatto il Servizio civile nazionale e universale
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto legge 14 marzo, 2025, n. 25 che stabilisce nuove regole per le assunzioni e i concorsi nella pubblica amministrazione. Il decreto dovrà ora seguire l’iter parlamentare per la sua trasformazione in legge
di Redazione
Nel giugno di due anni fa il Senato aveva approvato un testo che introduceva la riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici per chi aveva portato a termine senza demerito l’esperienza del Servizio civile universale (leggi qui la news).
Superare il precariato
Ora in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto legge 14 marzo 2025, n. 25 che apporta alcune modifiche nel reclutamento e nella funzionalità della pubblica amministrazione.
Tra gli obiettivi dichiarati del decreto legge nel suo complesso vi è la necessità e l’urgenza di “introdurre misure per l’attrattività dei giovani e il superamento del precariato nella pubblica amministrazione”.
All’interno nelle norme che regolano il reclutamento un comma viene dedicato esplicitamente al Servizio civile e in particolare si sottolinea che una riserva del 15% è prevista come da decreto legislativo 6 marzo 2017 agli operatori che hanno concluso il servizio civile universale (come da modifica nel 2023) ora si aggiungono le parole «ovvero il servizio civile nazionale di cui alla legge 6 marzo 2001, n. 64». In pratica la modifica è stata fatta per evitare disparità nei concorsi pubblici.
Il Dl ora seguirà l’iter parlamentare per la sua trasformazione in legge. E occorrerà poi vedere come sarà recepito e attuato dalla Pubblica amministrazione.
In apertura foto di Daiano Cristini/Sintesi
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