Famiglia
Usa-apartheid: giudice respinge denuncia vs multinazionali
Un giudice Usa ha respinto la denuncia di vittime dell'apartheid in Sudafrica vs banche e multinazionali accusate d'aver approfittato del regime per arricchirsi
di Paolo Manzo
Un giudice federale americano ha respinto la denuncia di vittime dell’apartheid in Sudafrica contro diverse banche e multinazionali, fra cui alcune svizzere, accusate di aver approfittato del regime segregazionista per arricchirsi. Il giudice John Sprizzo ha respinto per mancanza di prove la denuncia, inoltrata in virtù dell’Alien Tort Claims Act, la legge che consente alle vittime di gravi violazioni dei diritti umani di chiedere il risarcimento dei danni davanti ai tribunali americani, non importa quale sia la loro nazionalità o dove siano stati commessi i crimini. «Benché sia chiaro che le azioni commesse durante il regime dell’apartheid erano ripugnanti e che la decisione delle compagnie citate di fare affari con questo regime sia moralmente sospetta, è dovere della corte applicare la legge e non far rispettare un ideale morale», ha spiegato il magistrato. La lista delle multinazionali sotto accusa comprende giganti bancari come gli americani Citigroup e JP Morgan Chase, la Deutsche Bank tedesca, il Credit Lyonnais francese e gli svizzeri Credit Suisse e UBS, ma anche industriali come IBM, DaimlerChrysler, ExxonMobil e le imprese elvetiche Nestlé, Novartis, Unaxis, Sulzer, Holcim e Ems Chemie.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.