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WTO: via libera all’ Unione Europea su ritorsioni contro gli Usa

Si tratta di misure di ritorsione per un valore di 150 milioni contro gli Usa, “colpevoli” di non aver modificato una legge sulle procedure anti-dumping giudicata illegale dalla stessa Wto

di Francesco Maggio

L?Organizzazione mondiale del commercio ha dato oggi a Ginevra il via libera all’Unione Europea e ad altre sei potenze commerciali per l?adozione di misure di ritorsione per un valore di 150 milioni contro gli Usa, ?colpevoli? di non aver modificato una legge sulle procedure anti-dumping giudicata illegale dalla stessa Wto. La decisione è stata approvata dall’Organo per la soluzione delle dispute. La norma Usa incriminata, nota come emendamento Byrd, prevede in particolare di ridistribuire alle imprese americane interessate gli introiti derivanti dall?applicazione delle misure anti-dumping. Una procedura condannata in appello dal Wto nel gennaio 2003. Adesso quale risarcimento dei danni subiti e data la mancata abrogazione della norma, l’Unione europea e gli altri Paesi membri che avevano portato il caso al Wto hanno ottenuto l’autorizzazione finale ad applicare misure di ritorsione contro gli Usa. Si tratterà in particolare di misure di sospensione di concessioni tariffarie sulle esportazioni statunitensi per un valore globale di circa 150 milioni di dollari l’anno. Oltre all’Ue, Brasile, Canada, India, Giappone, Corea e Messico sono stati autorizzati a procedere. L?Ue potrebbe applicare le misure di ritorsione a partire dall?inizio del 2005. Secondo i dati di Bruxelles, dalla sua entrata in vigore nel 2000, l?emendamento Byrd ha permesso agli Stati Uniti di ridistribuire circa 800 milioni di dollari a numerose imprese nazionali che si sono dichiarate vittime di dumping (vendita sottocosto). L?odierna decisione avrebbe dovuto essere approvata mercoledì, ma è stata rinviata di 48 ore a causa di consultazioni rese necessarie da una richiesta americana sulle modalità di approvazione delle misure di ritorsione. Già in gennaio, gli Usa avevano ritardato una decisione chiedendo agli esperti del Wto di pronunciarsi sul livello delle ritorsioni. Nel corso dell’odierna riunione, numerosi Paesi interessati hanno ribadito l’auspicio che il Congresso americano proceda all’abrogazione dell’emendamento Byrd. In passato – ha ricordato un portavoce dell’organizzazione mondiale del commercio – il Wto ha gia’ approvato misure di ritorsione nelle dispute sulle banane, sulla carne agli ormoni, sull’aviazione e sulle Foreign sales coroporation.


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