Salute pubblica

Iscrizioni al premio Humanizing Health Awards all’insegna di empatia, ascolto e vicinanza

Aperte sino al 18 aprile 2025 le candidature alla sesta edizione dell'iniziativa di Teva Italia, che premia le associazioni che privilegiano l’umanizzazione delle cure dei pazienti. I cinque progetti vincitori saranno premiati durante a cerimonia che si svolgerà a settembre

di Redazione

Empatia, ascolto e vicinanza. La cura, ormai è risaputo, non riguarda più soltanto terapie e farmaci. Ed è con questo spirito che oggi è stata ufficialmente presentata la sesta edizione del premio Humanizing Health Awards, un’iniziativa che conferma l’impegno nell’ambito dell’umanizzazione delle cure da parte dell’azienda farmaceutica Teva. Di questa importante tematica si è parlato durante la tavola rotonda “La cura oltre la terapia: empatia e ascolto per una maggiore vicinanza a pazienti e caregiver”, che ha visto la partecipazione di operatori sanitari, del Terzo settore e rappresentanti delle istituzioni, tra cui Emanuele Monti, presidente della nona commissione Sostenibilità sociale casa e famiglia del Consiglio regionale Lombardia.

«L’impegno di Teva non si esaurisce nella ricerca e nella produzione di farmaci di alta qualità», dichiara Giordana Cortinovis, marketing e communication director di Teva Italia. «Crediamo che prendersi cura significhi anche riconoscere l’importanza del supporto emotivo nel percorso del paziente. Con il premio Humanizing Health Awards vogliamo riconoscere e sostenere le associazioni che, con dedizione e sensibilità, accompagnano pazienti e caregiver nei momenti più difficili. Il loro operato, basato su compassione e rispetto della dignità di ogni individuo, rappresenta un pilastro essenziale del sistema di assistenza».

«I valori che guidano Teva nella realizzazione di questo premio sono condivisi anche dalle farmacie che, da sempre, sostengono iniziative per l’umanizzazione delle cure», sottolinea Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Le farmacie del territorio sono impegnate a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini, ma anche ad orientarli su come relazionarsi con i vari interlocutori che incontrano nel percorso di cura. La loro presenza capillare, e la disponibilità dei farmacisti, contribuiscono a rendere più semplice e più umano il percorso di cura dei pazienti».

Un approccio che accomuna diversi attori del sistema sanitario, dai farmacisti ai medici di Medicina generale, tutti impegnati non solo nella risposta ai bisogni di salute, ma anche nel supporto concreto ai pazienti e ai loro caregiver lungo il percorso di cura. «L’umanizzazione delle cure è un impegno quotidiano del medico di Medicina generale, che molto spesso accompagna pazienti e caregiver con indicazioni concrete sulla burocrazia sanitaria e nell’attivazione dei supporti di welfare», dichiara Anna Carla Pozzi, vicesegretario della Fimmg Lombardia. «Come referente Polis Lombardia, l’Istituto per il supporto alle politiche della Regione, organizziamo percorsi di formazione per i medici di Medicina generale sul tema».

«Questo impegno è particolarmente importante nella gestione delle patologie croniche e del dolore», spiega Licia Grazzi, neurologa e responsabile del Centro Cefalee dell’Istituto Besta di Milano. «Umanizzare le cure significa riconoscere che dietro ogni sintomo c’è una persona, con la sua storia, le sue paure e le sue speranze. Nel trattamento delle cefalee e delle patologie neurologiche, l’ascolto è il primo passo per una cura efficace. Il nostro compito non è solo alleviare un sintomo, ma accompagnare il paziente in un percorso di cura fatto di empatia, chiarezza e sostegno, affinché si senta accolto e compreso in ogni fase della malattia».

Un’attenzione che deve essere presente in ogni fase del percorso di cura del paziente, come sostiene Nadia Faroni, direttrice della farmacia dell’Istituto ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia: «La nostra struttura vuole essere uno spazio in cui prendersi cura delle persone con attenzione, empatia e responsabilità. Ogni terapia rappresenta una speranza, un supporto concreto per chi affronta la malattia, e il nostro compito è far sì che i pazienti e le loro famiglie non si sentano mai soli. L’ascolto, il dialogo e la chiarezza sono fondamentali: spiegare e accompagnare il paziente nella terapia è parte integrante della cura. Perché la salute si misura anche dalla qualità della relazione con il paziente».

L’evento ha acceso i riflettori sull’importanza di un approccio alla salute basato sull’umanità, la dignità e la compassione. L’empatia è un valore essenziale nel percorso di assistenza sanitaria, capace di trasformare l’esperienza di cura e renderla più olistica e rispettosa delle necessità dei pazienti e dei caregiver.

«Vidas accompagna i pazienti con patologie inguaribili e si prende cura dei loro familiari», dichiara Antonio Benedetti, direttore generale di Vidas, una delle associazioni vincitrici delle precedenti edizioni degli Humanizing Health Award. «Questo significa ascoltare e accogliere ogni persona con rispetto e dignità, riconoscendone non solo la fragilità, ma anche i desideri, le paure e i bisogni più profondi. Vidas lo fa da oltre 40 anni, grazie ad un approccio multi-disciplinare e ad una presa in carico olistica. Nel 2023, grazie alla donazione ricevuta da Teva, Vidas ha potuto garantire assistenza ai bambini e ragazzi accolti in Casa Sollievo Bimbi e sostegno ai loro genitori e fratelli».

Il premio Humanizing Health Awards 2025 è dedicato al sostegno di progetti rivolti ai pazienti e ai loro caregiver (non retribuiti), impegnati nell’assistenza di persone affette da patologie croniche gravi. Il bando è aperto a tutti gli enti senza scopo di lucro che operano per migliorare la qualità della vita dei pazienti, offrendo loro un percorso di cura più sereno e dignitoso. Le candidature resteranno aperte sino al 18 aprile 2025; le associazioni interessate potranno consultare il regolamento sul sito di Teva Italia e presentare progetti in una delle seguenti cinque categorie: caregiver, patologie oncologiche, patologie pediatriche, malattie croniche, salute mentale e malattie neurodegenerative. Tra tutti i progetti candidati, saranno i dipendenti di Teva Italia a selezionare i cinque progetti vincitori che saranno premiati nella cerimonia che si svolgerà a settembre.

Credit: foto di Andrea Piacquadio su Pexels

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