Non profit
Finanziaria. Sindacati e Terzo settore in piazza. Sciopero per i diritti
Il 30 novembre anche il non profit aderisce alla mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil. Pezzotta: "Vogliamo scuotere questa politica".
«Non è la prima volta che aderiamo a uno sciopero ma certo è la prima volta che parliamo da un palco sindacale?». Così Edoardo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo settore, a latere della conferenza stampa che lunedì 22 ha annunciato il vero e proprio ?battesimo del fuoco? per le rappresentanze istituzionali del mondo del non profit italiano. Dopo lo ?storico? accordo di luglio, infatti, che ha visto Cgil, Cisl e Uil firmare col Forum per la prima volta un protocollo d?intesa, ora è la volta della presenza di tre qualificati rappresentanti del mondo del non profit nelle tre piazze centrali in cui si svolgeranno i comizi clou delle manifestazioni di protesta proclamate al sindacalismo confederale, il prossimo 30 novembre, per protestare contro la Finanziaria in discussione in Parlamento.
Contro una legge ?fondamentale? dello Stato dai contorni oscuri hanno deciso di mobilitarsi con uno sforzo massiccio i tre grandi sindacati con uno sciopero generale di 4 ore (8 nel Pubblico impiego). Accanto ai tre leader di Cgil, Cisl e Uil è prassi che, nei comizi conclusivi, parlino esponenti della società civile. Il 30 novembre saliranno sul palco Patriarca a Venezia con Pezzotta, Maria Guidotti (presidente dell?Auser) a Milano con Epifani, e Fabio Protasoni (Acli) a Torino con Angeletti. Achille Passoni (Cgil), responsabile del settore Politiche sociali e membro della segreteria, racconta a Vita di essere «felicissimo» per la firma di un?intesa che supera «anni d?incomprensioni, ostilità e preconcetti negativi» e spiega: «Di fronte al ricatto del premier, pronto a far cadere la coalizione, pur di approvare il taglio delle tasse, spesa sociale e sanità sono a rischio». Il segretario della Cisl Pezzotta non ha dubbi: «I punti del patto con il Forum del Terzo settore riguardano temi di rilevanza sociale che non trovano risposta nella Finanziaria come nell?azione del governo. E non credo che il Terzo settore corra il rischio di un eccesso di politicizzazione, scendendo in piazza con noi, ma anzi che riaffermi così il proprio senso di autonomia. A una politica che non sa fare sintesi, sindacato e non profit rispondono con l?idea di cittadinanza sociale».
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