Lavoro sociale
Il Manifesto di Cgm per valorizzare il capitale umano
Cinque parole chiave nel Manifesto elaborato nell'ultimo anno da 50 cooperatori provenienti da tutta Italia e presentato a Cremona nel corso degli Stati Generali di Cgm
di Redazione

Cinque principi formulati come un impegno e una richiesta di partecipazione attiva, per chi entra a far parte della nostra realtà e per chi ne è già parte. Cinque traiettorie essenziali per costruire un’organizzazione più equa, connessa, chiara, evolutiva e partecipativa. Nella cornice dei suoi Stati Generali in corso a Cremona – gli Stati Generali più partecipati di sempre – Cgm lancia il Manifesto per il Capitale Umano, una nuova strategia per le imprese sociali.
Cosa significa oggi Capitale umano delle imprese sociali? Quali scelte strategiche dovranno adottare le imprese sociali del futuro per essere più attrattive sul mercato? Sono queste le domande su cui più di 50 cooperatori provenienti da tutta Italia hanno lavorato nel corso dell’ultimo anno per individuare insieme prassi, strategie e soluzioni organizzative in grado di rendere più attrattivo alle nuove generazioni il mondo della cooperazione sociale. Oggi sono stati presentati oggi i cinque principi che compongono il Manifesto per il Capitale Umano, formulati come un impegno e una richiesta di partecipazione attiva per chi fa già parte della comunità delle imprese sociali e per chi vi si approccia per la prima volta.
Le cinque parole chiave sono:
- INCLUSIONE: il contributo individuale è essenziale, ma la nostra missione si realizza solo in un quadro di equità collettiva;
- CONNESSIONE: un’organizzazione sociale cresce quando l’accesso alle informazioni diventa condivisione attiva e inclusiva;
- CHIAREZZA: la trasparenza non è una minaccia, ma un’opportunità per rafforzare fiducia e processi democratici;
- EVOLUZIONE: l’innovazione sociale è possibile solo se coltiviamo la capacità di adattarci ai bisogni emergenti;
- PROTAGONISMO: il coinvolgimento attivo di tutte le persone è la chiave per un’organizzazione dinamica e inclusiva.

«Nella complessità di oggi e nella carenza di personale che caratterizza da tempo il Terzo Settore, abbiamo avvertito l’esigenza di ridefinire i modelli di gestione del capitale umano, in termini di valutazione, di definizione di percorsi di carriera, di individuazione di modalità sempre nuove di inserimento lavorativo e di convivenza delle diversità. Questo Manifesto è ciò che oggi la nostra rete intende mettere a servizio della cooperazione sociale, con il duplice obiettivo di riallineare mission e vision delle imprese sociali del nostro Paese e attrarre persone in grado di generare un reale impatto sociale nell’interesse generale delle comunità», sottolinea Giusi Biaggi, la presidente di CGM.
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