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Cile: tre feriti in scontri durante manifestazoni anti-Bush
Tre persone ferite da arma da fuoco nelle manifestazioni promosse contro Bush e l'Apec
Tre persone sono rimaste ferite a Santiago del Cile nella notte tra venerdì e sabato durante le manifestazioni organizzate nei quartieri poveri della capitale cilena contro l’arrivo del presidente americano Bush in occasione del Summit dell’Apec.
Secondo quanto riferiscono fonti locali citate dall’Afp, i feriti sarebbero un capitano e un poliziotto, nonché un benzinaio. Le manifestazioni che si sono svolte fino all’alba nei quartieri periferici non erano altro che la prosecuzione di quelle disperse con violenza nel centro di Santiago del Cile e presso il porto di Valparaiso. Oltre i feriti, si contano 250 persone arrestate, tra cui 190 nella capitale.
Le manifestazioni – dichiarate illegali dal governo cileno – avevano lo scopo di opporsi al presidente Bush e al Summit dell’Apec (Forum economico Asia-Pacifico) in cui sono stati coinvolti 21 Paesi (fra cui Russia, Giappone, Cina, Brasile, Argentina).
Nel commentare le violenze, il presidente cileno Lagos ha dichiarato che “si sono visti due Cile. Il primo che si esprime pacificamente e ha il diritto di farlo perché ritine che dai progessi della mondializzazione non trae benefici”, in riferimento alla manifestazione di venerdì organizzata dal Forum sociale cileno e svoltasi senza problemi, “e un altro Cile che ricorre alla violenza, cosa che una società democratica non può accettare”.
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