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Rdc: tre morti e un’operatore umanitario ferito nell’Ituri

Questo il bilancio di un attacco sferrato contro un'Ong internazionale nel nordest della Repubblica Democratica del Congo

di Joshua Massarenti

Tre persone sono rimaste uccise in un agguato teso a operatori umanitari dell’Organizzazione Non Governativa (Ong) “Première urgence”. Lo ha rivelato il portavoce della Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monuc).

L’attacco si è verificato a Bukiringi, un centinaio di chilometri a sud di Bunia, capoluogo del distretto dell’Ituri, nella Pronvia Orientale (nordest Rdc). “Questo attacco” ha sottolineato Mamadou Bah, “mirava quattro membri dell’Ong “Première Urgence” che viaggiavano a bordo di un veicolo. Tre residenti del villaggio sono stati uccisi, mentre uno degli operatori umanitari è stato ferito da arma da fuoco”. Senza precisare le condizioni dell’operatore umanitario ferito, Bah ha ricordato che negli ultimi due mesi l’Ituri, controllato da miliziani del Fronte per la resistenza popolare nell’Ituri, “è stato teatro di numerosi atti di agressione contro Ong internazionali”.

Un segnale inquietante che mette di nuovo in triste luce una regione che tra il 1999 e il 2003 è stata travolta da scontri intercomunitari violentissimi, con un bilancio molto pesante: 50mila i morti e oltre 500mila gli sfollati.

Cinque gruppi armati continuano a scontrarsi, in barba all’avvio nel settembre di un programma volontario di disarmo che coinvolgerebbe 15mila combattenti, tra cui 6mila bambini. Finora, soltanto 535 ex combattenti hanno risposto al programma lanciato dal governo di transizione congolese e sostenuto dalla Monuc.

“Che si tratti del Frpi o di altri gruppi armati dell’Ituri, la Monuc ricorda che questi gruppi si sono impeganti a integrare il processo di pace e di disarmo. Hanno firmato un accordo, che va rispettato” ha concluso Bah.

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