Volontariato
Francia: nei guai il “Re della rumba congolese”
Jules Shungu Wembadio Pene Kikumba (questo il nome chilometrico della star), è stato condannato per favoreggiamento all'immigrazione clandestina
di Paolo Manzo
Ha ammesso di aver aiutato alcuni connazionali ad arrivare illegalmente in Europa e per questo Papa Wemba, il re della rumba congolese, e’ stato condannato da un tribunale francese. Arrestato a Parigi a febbraio e poi rilasciato in attesa di giudizio quattro mesi dopo, Jules Shungu Wembadio Pene Kikumba, questo il vero nome del cantante congolese, e’ stato giudicato colpevole insieme alla moglie e ad altre sette persone. I reati per i quali il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 5 anni sono favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsificazione di documenti e associazione a delinquere. Il 55enne ‘re della rumba’ non torna pero’ in prigione ma dovra’ pagare un’ammenda di 10mila euro.
Il sospetto della giustizia francese, ma anche di quella del Belgio, era che avesse organizzato l’arrivo in Europa di circa 150 congolesi; in cambio di un certificato che attestava la loro appartenenza al suo gruppo musicale, Papa Wemba intascava circa 3.500 euro a persona. Quattro anni fa i primi sospetti nati a Parigi: all’ufficio immigrazione sono arrivati circa 200 congolesi che sostenevano di essere tutti musicisti del clan del re della rumba, ma nessuno aveva con se’ neppure uno strumento. Cosi’ la polizia francese ha scoperto che in realta’ si trattava di povera gente, di pescatori, e ha avviato le indagini.
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