Formazione

Consumatori fanno causa a 5 banche francesi

Gli istituti sono considerati colpevoli di di avere delle tariffe troppo elevate e di non permettere ''ai clienti di usufruire dei loro risparmi gratuitamente"

di Francesco Maggio

A quarantacinque giorni dal suo ultimatum, l’associazione consumatori francese Ufc-Que Choisir decide di passare dalle parole ai fatti facendo causa a cinque Istituti bancari francesi, tra cui anche le Poste. Nel mirino dei consumatori oltre alle Poste francesi, sul banco degli imputati il Credit Lyonnais, il Credit Agricole de Lorraine, la Caisse d’Epargne d’Alsace e la Banque Populaire Centre Atlantique colpevoli di avere delle tariffe troppo elevate e di non permettere ”ai clienti di usufruire dei loro risparmi gratuitamente”. ”Quarantacinque giorni dopo aver lanciato il nostro ultimatum, l’Ufc-Que Chosir -si legge in una nota- osserva amaramente che nessuna banca ha deciso di abbassare le sue tariffe. Questo atteggiamento testimonia della volonta’ delle banche di fare fronte comune per evitare una riduzione delle loro tariffe”. Dai quindici impegni ottenuti dal ministro dell’Economia e delle Finanze Nicolas Sarkozy nel corso del tavolo di confronto, sottolinea l’Associazione, ”solo la soppressione del costo di chiusura del conto corrente rappresenta un passo in avanti per i consumatori”. L’associazione consumatori accusa le banche francesi di avere intascato grazie ai prelievi e ai trasferimenti oltre 1,2 miliardi di euro di utile.


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