Cultura

Al via settimana cruciale per Commissione Ue

Il 17 novembre il presidente Barroso presentera' ufficialmente la sua squadra, che sara' sottoposta al voto nel pomeriggio del giorno successivo

di Paolo Manzo

Da domani ha inizio una settimana cruciale per la nuova Commissione di Jose’ Manuel Durao Barroso, dopo il clamoroso rinvio della presentazione della squadra al Parlamento europeo dello scorso 27 ottobre. Due nuovi commissari (Franco Frattini e il lettone Andris Piebalgs) e un collega a cui e’ stato cambiato il portafoglio (l’ungherese Laszlo Kovacs) dovranno anzitutto affrontare a Strasburgo le rispettive audizioni (per Frattini saranno due), per dimostrare le proprie competenze. Il 17 novembre il presidente Barroso presentera’ ufficialmente la sua squadra, che sara’ sottoposta al voto nel pomeriggio del giorno successivo. Il calendario di Strasburgo prevede una prima sessione, domani a partire dalle diciotto, con Frattini (destinato a Giustizia, Liberta’ e Sicurezza) alle prese con la Commissione Liberta’ pubbliche guidata dal liberale Jean Louis Bourlanges, la stessa che ad ottobre ha ‘bocciato’ Rocco Buttiglione. Contemporaneamente il lettone Andris Piebalgs (Energia) affronta la relativa Commissione, la stessa che aveva espresso dubbi sulla competenza di Kovacs. Il giorno successivo lo stesso Kovacs, ora a Tassazione e Dogane, tentera’ invece l’esame della Commissione competente, mentre in mattinata Frattini si ripresenta per una seconda audizione, stavolta davanti alla Commissione Giustizia. La procedura prevede che dopo le audizioni le commissioni inviino lettere di valutazione al presidente del Parlamento europeo, Josep Borrell, che le trasmettera’ alla Conferenza dei presidenti dei gruppi. Questa si riunira’ lo stesso intorno alle quattro del pomeriggio, per una valutazione. Il 17 novembre Barroso presentera’ ufficialmente la sua squadra, quindi, nel pomeriggio del giorno successivo, l’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo votera’ per un si’ o un no all’intera Commissione L’atmosfera questa volta si preannuncia meno carica di suspense, l’esecutivo Barroso non dovrebbe correre grossi rischi anche se non manchera’ qualche spunto polemico. Il capogruppo dei Popolari, Hans Gert Poettering, ha ricordato che dovranno essere audizioni ”eque, trasparenti e serie”, richiamando l’attenzione sulla ”scelta ragionevole” effettuata dal presidente designato Durao Barroso nel cambio di portafogli per l’ungherese Kovacs. Tuttavia qualche malumore non manca anche tra i Popolari: questi non hanno digerito la sconfitta del popolare Buttiglione e non apprezzano la scelta del governo ungherese di tenere nella squadra il socialista Kovacs. ”Troviamo discutibile – ha affermato Poettering, portavoce del Ppe – che il governo ungherese, nonostante i forti dubbi del Parlamento Europeo non sia stato capace di ritirare il suo candidato Kovacs”. Tuttavia, per Poettering, la scelta di Barroso di cambiargli portafoglio e’ stata ”ragionevole” e in genere il Ppe dovrebbe in massima parte votare si’ alla nuova Commissione. Nel campo dei socialisti, si mette in guardia contro una presunta campagna denigratoria contro Kovacs. Cosi’ l’austriaco Hannes Swoboda, vicepresidente del gruppo ha denunciato la campagna contro l’ungherese ”incluso la circolazione di falsi in Internet volti a mostrare il Commissario come ex membro di milizie comuniste”. Anche il Pse chiede che le audizioni ”siano condotte in un’atmosfera calma e seria”, questa volta una buona maggioranza dei suoi deputati dovrebbe votare per la nuova Commissione. Lo stesso capogruppo Martin Schulz ha salutato come ”coraggiose e illuminate” le modifiche apportate da Barroso al suo esecutivo per rispondere alle critiche del Parlamento Europeo. I socialisti insieme ai Verdi, tuttavia, continuano a criticare la permanenza dell’olandese Neelie Kroes alla Concorrenza per l’ormai nota vicenda dei suoi possibili conflitti d’interesse per sue passate cariche societarie, e vorrebbero almeno un cambio di portafoglio. In piu’ i Verdi, che gia’ hanno annunciato l’intenzione di votare contro la Commissione Barroso, criticano anche la scelta di Frattini alla Giustizia. ”Per noi – ha spiegato il portavoce Helmut Weixler – e’ molto discutibile porre proprio a questo portafoglio un membro del governo Berlusconi e in particolare un uomo noto per aver preparato la legge che reca il suo nome (quella sull’immunita’ delle alte cariche, n.d.r.) poi bocciata dalla stessa Corte Costituzionale”. Piu’ cauti su Frattini i socialisti, anche se soprattutto gli eurodeputati Pse britannici non sono rimasti insensibili alle accuse di massoneria lanciate al ministro degli Esteri uscente da Rocco Buttiglione. ”Non facciamo commenti – si e’limitato ad affermare il portavoce del Pse Tony Robinson, primavogliamo ascoltare il commissario designato nelle audizioni”. I numeri, comunque, questa volta dovrebbero esserci per Barroso. Se cosi’ sara’, e dunque il voto del 18 novembre andra’ bene, lanuova squadra si insediera’ nello storico palazzo del Berlaymontappena restaurato a partire da lunedi’ 22 novembre. Ad annunciarlo e’ stato lo stesso Barroso


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