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Servizio Civile: slitta al 1° gennaio 2006 l’avvio delle competenze regionali

Il Direttore Palombi tiene a precisare che, comunque, dal 1 gennaio 2005, anche i ragazzi non più obbligati dalla leva militare potranno dedicarsi al servizio civile

di Benedetta Verrini

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 novembre il decreto legge 266, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 ottobre, che contiene, tra l’altro, il differimento al 1° gennaio 2006 dell’entrata in vigore del decreto legislativo 77/2002 che regola l’attuazione, l’organizzazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale quale ?modalità? alternativa non militare di difesa dello Stato. “Il Direttore dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile Massimo Palombi tiene a precisare che, comunque, dal 1 gennaio 2005, sarà vigente l’articolo 3 del decreto, in base al quale anche i giovani di sesso maschile, non più obbligati dalla leva militare, potranno liberamente scegliere di dedicare un anno della propria vita allo svolgimento di una attività di forte connotazione sociale e civile”, spiega in un comunicato stampa l’Unsc. “Inoltre sia i ragazzi che le ragazze potranno essere ammessi al servizio civile fino al compimento del ventottesimo anno di età a differenza di quanto accade ora, con il limite di età a 26 anni”. “In riferimento alla proroga dell’applicazione della legge, il Direttore auspica che quest’anno di tempo possa essere proficuamente speso dalla Regioni e dalle Province autonome per concordare con l’UNSC le modalità di attuazione delle attività regionali del Servizio Civile e per attivare e potenziare le indispensabili strutture organizzative”.


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