Salute
Dieci first lady africane dichiarano guerra all’Aids
Si sono riunite ieri a Kigali, coordinate da Simone Ehivet Gbagbo, moglie del presidente della Costa D'Avorio, per parlare di prevenzione
“Sono venuta in Ruanda per discutere di come prevenire la diffusione dell’Aids: ebbene, per quanto abbia cercato, nella mia stanza d’albergo non c’era un solo preservativo. E’ assurdo: se posso trovare il dentifricio, debbo poter trovare anche i preservativi”. Così Simone Ehivet Gbagbo, moglie del presidente della Costa D’Avorio, ha esordito nell’incontro che ieri a Kigali ha coinvolto dieci first ladies africane impegnate nella lotta all’Aids. Lo riferisce il quotidiano “Standard”, tra i più diffusi e autorevoli del Kenya.
La combattiva signora Gbagbo ha denunciato che in Africa discutere dell’Aids è in qualche modo ancora tabù anche a causa di “potenti lobby conservatrici, compresi alcuni leader religiosi, che considerano ancora scandaloso e inaccettabile discutere di Hiv”. E ha continuato attaccando le priorità sbagliate nelle scelte strategiche africane, ancora una volta esemplificando in maniera quasi provocatoria: “Si spendono un sacco di soldi per i funerali, ma non ci sono soldi per salvare le vite umane”.
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