Salute
Dieci first lady africane dichiarano guerra all’Aids
Si sono riunite ieri a Kigali, coordinate da Simone Ehivet Gbagbo, moglie del presidente della Costa D'Avorio, per parlare di prevenzione
“Sono venuta in Ruanda per discutere di come prevenire la diffusione dell’Aids: ebbene, per quanto abbia cercato, nella mia stanza d’albergo non c’era un solo preservativo. E’ assurdo: se posso trovare il dentifricio, debbo poter trovare anche i preservativi”. Così Simone Ehivet Gbagbo, moglie del presidente della Costa D’Avorio, ha esordito nell’incontro che ieri a Kigali ha coinvolto dieci first ladies africane impegnate nella lotta all’Aids. Lo riferisce il quotidiano “Standard”, tra i più diffusi e autorevoli del Kenya.
La combattiva signora Gbagbo ha denunciato che in Africa discutere dell’Aids è in qualche modo ancora tabù anche a causa di “potenti lobby conservatrici, compresi alcuni leader religiosi, che considerano ancora scandaloso e inaccettabile discutere di Hiv”. E ha continuato attaccando le priorità sbagliate nelle scelte strategiche africane, ancora una volta esemplificando in maniera quasi provocatoria: “Si spendono un sacco di soldi per i funerali, ma non ci sono soldi per salvare le vite umane”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.