Salute

Accesso ai farmaci: deludente posizione dell’Oms

L'Organizzazione Mondiale della Sanità non proteggerà la produzione locale dei farmaci generici a basso costo

di Gabriella Meroni

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rinunciato a prendere radicalmente posizione in favore del più ampio accesso ai trattamenti contro l’HIV. La proposta presentata dal Brasile, chiedeva una maggiore protezione della produzione locale dei farmaci generici a basso costo, una proposta osteggiata dalle multinazionali farmaceutiche.

L’Europa, gli Stati Uniti ed alcuni altri paesi hanno obiettato sostenendo che l’OMS non avrebbe l’autorità e le risorse per assumere tale posizione, e che le questioni relative ai brevetti devono essere affrontare all’interno dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio. In una risoluzione adottata Sabato scorso, dopo due giorni di dibattito presso l’assemblea annuale delle Nazioni Unite, le stesse Nazioni Unite avevano chiesto invece un maggiore impegno nella lotta contro l’epidemia di HIV/AIDS. Le Nazioni Unite avevano chiesto al direttore dell’OMS – Gro Harlem – di “mantenersi in stretto contatto con la comunità Internazionale e con il settore privato rispetto all’obiettivo di favorire la disponibilità dei farmaci contro l’HIV/AIDS” Gli attivisti hanno dichiarato che la risoluzione era debole ed hanno accusato i funzionari di mettere gli interessi economici prima dei diritti delle persone. La risoluzione “non aggiunge nulla rispetto a quella già adottata due anni fa” ha dichiarato Hellen Hoen di Medici senza Frontiere.

Nella risoluzione originale il Brasile chiedeva all’OMS di giocare un ruolo attivo nella promozione dell’accesso ai farmaci contro l’HIV/AIDS e di costituire un database dei prezzi che avrebbe consentito ai governi nazionali di acquistare i farmaci al miglior prezzo disponibile sul mercato globale.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.