Mondo

Usa: via i ministri di Giustizia e Commercio

Ashcroft e Evans verranno sostituiti a breve. In lizza un nero manager della Pepsi e l'ex sindaco di ferro Giuliani

di Gabriella Meroni

Entra nel vivo il valzer delle poltrone dopo le elezioni americane dello scorso 2 novembre: nella serata di ieri si sono dimessi i ministri della Giustizia e del Commercio, John Ashcroft e Don Evans. Lo ha annunciato la Casa Bianca, affermando che il presidente George W. Bush ha accettato le dimissioni e s’impegna a procedere speditamente alla loro sostituzione. Per la successione di Ashcroft, 62 anni, le cui dimissioni erano previste date le sue precarie condizioni di salute dopo l’intervento alla cistifellea a settembre, si parla del suo ex vice, Larry Thompson, il responsabile della campagna elettorale di Bush, dell’ex governatore del Montana, Marc Racicot, del legale della Casa Bianca, Alberto Gonzales, e del il super-sindaco d’America ed ex procuratore federale, Rudolph Giuliani. Se verra’ nominato Thompson, che di recente e’ diventato capo dell’ufficio legale della PepsiCo, egli diventera’ il primo Attorney General nero degli Stati Uniti. Nella sua lettera di dimissioni, Ashcroft ha detto di ritenere che ”il Dipartimento della giustizia sara’ meglio servito con una leadership nuova e un’ispirazione fresca”. Le voci che circolano sulla successione di Evans, un amico di lunga data di Bush che ebbe un ruolo di primo piano nella campagna presidenziale del 2000, indicano Mercer Reynolds, responsabile delle finanze della campagna del 2004, che e’ riuscito a raccogliere oltre 260 milioni di dollari per la rielezione. Prima delle sue dimissioni, Evans era stato citato come possibile capo di gabinetto della Casa Bianca nella seconda Amministrazione Bush. Ma il presidente ha confermato che Andrew Card, l’attuale titolare dell’incarico, restera’ al suo posto. Evans ha attribuito la decisione di dimettersi al desiderio di ”tornare a casa” nel Texas.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA