Mondo
Iraq: Onu, Russia e Cri attaccano Usa per Falluja
Per loro l'offensiva finale nella città irachena mette a repentaglio le elezioni generali previste per gennaio
di Paolo Manzo
L’offensiva finale a Falluja mette a repentaglio le elezioni generali previste in Iraq per gennaio. Al monito del segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, si è aggiunto quello del governo russo, seriamente preoccupato anche per il rischio di una strage di civili nella città ad est di Baghdad, bastione della guerriglia irachena. ”Temiamo che le azioni intraprese in questa regione possano peggiorare le condizioni in Iraq e compromettere i preparativi per le elezioni”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexander Yakovenko, in una conferenza stampa a Mosca, nel corso della quale ha rinnovato l’appello ai soldati americani a Falluja a risparmiare i civili, usando la forza in modo proporzionato alla minaccia reale. Sulla tutela della popolazione civile è intervenuto oggi anche l’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu (Acnur), sottolineando, tramite la portavoce da Ginevra Jenifer Clark, come ”le necessità più immediate dei profughi siano cibo, un riparo, acqua e assistenza sanitaria”. Dello stesso avviso la Croce Rossa, il cui portavoce, Rana Sidani, ha detto che tanti feriti non possono essere medicati a causa degli scontri a fuoco.
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