Mondo
Filippine: presidente Movimondo, siamo fiduciosi
Il presidente dell'ong, Vincenzo Pira, è ''fiducioso dell'operato dell'Unità di crisi della Farnesina che sta facendo tutto il possibile per liberare il nostro collaboratore prima possibile''.
di Paolo Manzo
Cala la notte ma resta accesa la speranza nella sede romana della Ong ‘Movimondo’. ”Attendiamo notizie su Andrea e speriamo che venga liberato già domani dai suoi sequestratori”. Ad affermarlo il presidente dell’Organizzazione non governativa, Vincenzo Pira, che si definisce ”preoccupato, ma fiducioso dell’operato dell’Unità di crisi del Ministero degli esteri che sta facendo tutto il possibile per liberare il nostro collaboratore prima possibile”. Con il tempo si rinsalda l’ipotesi che a rapire l’agronomo italiano, sequestrato oggi da quattro uomini nell’isola di Mindao, nelle Filippine, ”siano state bande locali -dichiara -e non guerriglieri islamici”. ”In una breve telefonata, arrivata oggi nella sede locale della Ong -prosegue il presidente di Movimondo -sono stati chiesti 3mila pesos, un riscatto esiguo”. ”Siamo vicini ai genitori di Andrea Cianferoni -conclude Pira -li abbiamo contattati personalmente per rassicurarli ed esprimere loro tutta la nostra solidarietà”.
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