Mondo
Iraq: inferno a Ramadi e Falluja
Oggi a Ramadi quattro autobombe hanno fatto strage di poliziotti e civili, mentre a Falluja sono stati violentissimi i bombardamenti Usa della notte
di Paul Ricard
Si e’ scatenato l’inferno oggi a Ramadi, citta’ sunnita nella provincia di al Anbar, dove quattro autobombe hanno fatto strage di poliziotti e civili, mentre a Falluja i violentissimi bombardamenti Usa della notte – i piu’ duri degli ultimi mesi – fanno pensare che l’assalto finale alla citta’ ribelle del triangolo sunnita sia cominciato. La popolazione e’ in fuga. Un gruppo guidato dal terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi, intanto, ha rivendicato l’uccisione di tre soldati britannici del reggimento Black Watch giovedi’ a sud di Baghdad, con un comunicato comparso su un sito internet islamico. A Ramadi, quattro autobombe sono esplose nell’arco di tre ore – dalle 09:30 alle 12:30 circa locali – provocando almeno 30 morti e decine di feriti. L’ultima era guidata da un kamikaze, delle altre non si sa. Vittime soprattutto poliziotti, ma molti i civili, secondo fonti ospedaliere. Le prime due autobombe, secondo la polizia, sono esplose in pieno centro: obiettivo, il municipio di Samarra e un vicino posto di controllo della polizia irachena. Dopo la prima esplosione, mentre si soccorrevano le prime vittime, e’ esplosa la seconda auto: altre vittime. In tutto in queste due esplosioni, secondo bilanci non definitivi, venti morti e altrettanti feriti. Una mezz’ora dopo, una terza vettura-bomba e’ scoppiata davanti a una Scuola di formazione, facendo feriti. La quarta autobomba e’ stata lanciata da un kamikaze contro una stazione di polizia intorno alle 12:30 locali (le 10:30 in Italia). Dieci gli agenti uccisi, cinque persone ferite. Sempre stamattina e sempre a Samarra, uomini armati hanno attaccato numerosi posti di polizia, provocando la morte di quattro persone e almeno 17 feriti. Infine, secondo alcune fonti, scontri tra guerriglieri e forze americane avrebbero provocato altri sei morti. Le forze americane hanno intanto continuato ad attaccare nella notte le citta’ sunnite di Ramadi (110 km a ovest di Baghdad) e Falluja (50 km a nordovest della capitale). Gli abitanti di quest’ultima dicono si sia trattato dei piu’ violenti raid degli ultimi mesi. Carri armati americani e camion della Guardia nazionale irachena incombono. Le bombe americane, secondo testimoni, hanno colpito la parte est e nord della citta’, distruggendo tra l’altro un grande complesso contenente forniture mediche, che sono andate ditrutte secondo fonti mediche. Combattimenti sono segnalati dai residenti nella parte sudest della citta’. Le forze americane affermano di aver colpito siti della guerriglia e depositi di armi. Mancano al momento notizie certe di vittime. I soccorritori sono al lavoro, ma per ore le ambulanze non sono riuscite a raggiungere i luoghi colpiti a causa dell’intensita’ dei bombardamenti. La citta’ e’ sigillata dai militari Usa, che hanno lanciato volantini e avvertito con megafoni la gente di abbadnonarla, e di non circolare tra le 06:00 del pomeriggio e le 06:00 del mattino. Qualunque uomo sotto i 45 anni sorpreso a entrare o uscire dalla citta’ sara’ arrestato. La maggior parte dei 250 mila abitanti di Falluja e’ fuggito o sta fuggendo. L’emergenza sfollati e’ partita. Da Najaf, intanto, si ha notizia oggi del sequestro e dell’uccisione, giovedi’ scorso, di dodici guardie nazionali irachene. E’ avvuto a Latifija, a sud di Baghdad.
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