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Darfur: interviene Kofi Annan

Kofi Annan ha chiesto al consiglio di sicurezza di aumentare le pressioni su ribelli e governo dopo gli episodi di violenza degli ultimi giorni.

di Emanuela Citterio

Kofi Annan ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di aumentare le pressioni su ribelli e governo affinchè mettano fine ai combattimenti in Darfur. Nelle ultime 48 ore si sono moltiplicate le notizie di scontri, attacchi e violenze che avrebbero coinvolto ribelli, forze governative e Janjaweed, le bande di predoni arabi armati considerate le principali responsabili delle violenze ai danni dei contadini neri di etnie ‘afro’.
La tensione è cominciata a salire la scorsa settimana – fa notare l’agenzia Misna – proprio mentre governo e ribelli tornavano a sedersi al tavolo del negoziato per cercare una soluzione alla crisi.
Inoltre il governo di Khartoum ha trasferito gli sfollati da alcuni campi profughi nei pressi di Nyala (capitale del Darfur meridionale), ufficialmente per evitare la diffusione di malattie infettive e aumentare la sicurezza. Le operazioni di trasferimento sono state fortemente criticate dalla comunità internazionale. Dopo aver definito lo spostamento degli sfollati una violazione del diritto umanitario internazionale, Annan aveva chiesto con urgenza al governo di fermare tutte le operazioni di trasferimento e facilitare il ritorno ai campi delle persone trasferite in “zone inappropriate”.
Il conflitto in Darfur è cominciato nel febbraio del 2003 due gruppi delle popolazioni nere e stanziali del Darfur (Jem e Sla/m) si sono sollevati in armi contro il governo sudanese di Khartoum, accusandolo di trascurare la regione e di appoggiare le milizie Janjaweed, considerate i principali responsabili delle violenze che scuotono la regione e che hanno portato oltre un milione e mezzo di persone, secondo le stime dell’Onu, a lasciare le proprie dimore e a riparare nelle diverse decine di campi per sfollati del Darfur o in quelli per profughi allestiti nel confinante Ciad.,

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