Legalità

Premio Pina e Libero Grassi. L’edizione 2025 racconta la forza tra comunità e scuola

Provare a coniugare il dovere della memoria con la promozione dell’impegno sociale antimafia nelle nuove generazioni. È questo il senso del "Premio Pina e Libero Grassi", giunto alla ventesima edizione, partecipando al quale le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado potranno dimostrare come diventare agenti di cambiamento. A promuoverlo è la cooperativa Solidaria

di Gilda Sciortino

Pina e Libero Grassi

Era il 2005 quanto veniva bandito la prima edizione del “Premio Libero Grassi”, che aveva come oggetto il miglior manifesto antiracket. Vinsero per la  sezione educativa l’Istituto Fontanarossa di Catania,  per la sezione professionale gli studenti Vittorio Greco e Nico Rocca.

Investire nei giovani significa tenere in considerazione i loro pensieri. Vuol dire anche chiedere loro un’assunzione di responsabilità

Salvatore Cernigliaro, presidente della cooperativa Solidaria

Il racket è un’infamia. Non lasciamolo in eredità ai nostri figli” fu il tema della prima edizione di un premio storico come quello dedicato a Libero Grassi, l’impreditore ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 per avere rivendicato la sua libertà di non piegarsi a Cosa nostra.

«Il racket non è un problema esclusivo degli imprenditori e dei commercianti», scrive Salvatore Cernigliaro, presidente della cooperativa Solidaria, ideatrice e promotrice dell’iniziativa, «perché a Palermo il racket non è semplice estorsione di denaro. Nel capoluogo siciliano vuol dire controllo del territorio e degli appalti pubblici, vuol dire lavoro per la manovalanza mafiosa, vuol dire sostegno alle famiglie dei picciotti e dei boss in carcere, vuol dire solitudine e paura, negazione di diritti fondamentali come lavoro, studio, salute e libero mercato».

Sono passati 20 anni da allora e il fenomeno è sempre presente, anche in maniera più preoccupante in quanto si estorcono cifre più basse, anche se in maniera più diffusa, proprio per non fare sentire la richiesta come pressante e invasiva. Ecco perchè è sempre più importante che se ne parli, a partire dai più giovani.

Dal 2023, però, il Premio Libero Grassi è dedicato anche a Pina Maisano Grassi, la compagna di vita dell’imprenditore scomparsa a giugno del  2016.

«Pina e Libero sono stati compagni di vita», prosegue Cernigliaro, «con un comune progetto che hanno proiettato nella società grazie a un impegno politico e sociale che li portava a interpretare anche il loro ruolo di imprenditori in termini di responsabilità sociale, così come indica la nostra Costituzione. E se Libero ha avuto il coraggio di rivendicare, fino all’estremo sacrificio, la sua dignità di imprenditore che crede fermamente nella libertà d’impresa, negli anni successivi al suo barbaro omicidio, Pina ha saputo assumere su di sé la responsabilità di proseguire con grande determinazione e costante impegno quel percorso d’impegno civile e morale che insieme avevano tracciato”.

I premiati della prima edizione

Conoscere il territorio per una cittadinanza attiva e responsabile” il tema dell’edizione 2025 del premio che, sin dalla prima edizione, ha visto partecipare in maniera entusiastica migliaia gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Due i bandi ai quali quest’anno si potrà partecipare. Le scuole primarie e secondarie di primo grado dovranno cimentarsi in un’ intervista a una persona che si è distinta per il suo impegno nella promozione di uno sviluppo economico, sociale ed ambientale sostenibile, mentre le secondarie di secondo grado in uninchiesta giornalistica su uno o più problemi del territorio che rappresentano un ostacolo per uno sviluppo sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale.

Le scuole che arriveranno prime in entrambi i bandi si aggiudicheranno un premio di 3mila euro da utilizzare per l’acquisto di attrezzature didattiche o per altre finalità preventivamente concordate e approvate dall’organizzazione del premio.

«È da tre anni che abbiamo cambiato un po’ la struttura del premio», spiega  il presidente di Solidaria. «Prima chiedevamo di realizzare delle sceneggiature di spot, di fare una comunicazione sui vari temi sociali. Ormai da tre anni ci siamo orientati più sull’attività di studio, di ricerca, così chiediamo ai ragazzi di lavorare su inchieste o interviste sui problemi che riguardano il loro territorio».

Un lavoro, quello dei ragazzi, che ha evidenziato la loro capacità di esaminare con consapevolezza temi come quello del racket

«E abbiamo avuto ragione», conclude Salvatore Cernigliaro «perché negli anni i ragazzi hanno lavorato molto bene dimostrando la loro capacità di esaminare, di studiare le questioni. Purtroppo nel tempo c’è stato un calo delle partecipazioni perché è anche cambiato il mondo della scuola, che ha dovuto confrontarsi con tante altre iniziative che, in un certo senso, ci hanno fatto concorrenza, ma non è mai calata la qualità dei lavori prodotti. Nel nostro sito si possono leggere le riviste che realizziamo e nelle quali i ragazzi sono presenti con i loro prodotti. Un lavoro, ci tengo a dirlo, sinergico perchè i risultati finali sono frutto di un percorso, del quale fanno parte le realtà con cui lavoriamo ogni giorno per essere quelle sentinelle sul territorio necessarie per monitorare il territorio e sapere come il fenomeno si sviluppa quotidianamente».

vita a sud

Importante, infatti, ricordare che il Premio Pina e Libero Grassi è realizzato in collaborazione con Confcommercio Imprese per l’Italia, ha il gratuito patrocinio del Comune di Palermo e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e vi aderiscono realtà come: associazioni Acunamatata Onlus e Uniomnia, le cooperative sociali Lavoro e non solo e NoE, il coordinamento Libero Grassi, il Premio Giorgio AmbrosoliSOS Impresa Rete per la legalità Aps.

Per partecipare al concorso le scuole dovranno iscriversi entro e non oltre il 28 febbraio, compilando l’apposito form disponibile nel sito del premio, per poi inviare i lavori realizzati entro e non oltre il 26 marzo 2025. Dovranno utilizzare l’apposita procedura online, che sarà disponibile dopo aver effettuato l’accesso al sito del Premio con le credenziali fornite durante la fase di registrazione.

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