Non profit

I giovani? Colti, ma stressati

Lo rivela la fotografia sugli oltre 15milioni di italiani fra i 14 e i 34 anni scattata da Eurisko. Le paure più grandi sono la paura di perdere il lavoro e il terrorismo

di Redazione

Piu’ colti ma anche piu’ stressati dei loro genitori, individualisti ma sensibili all’ equita’ nei consumi, colpiti dal clima di incertezza che permea la societa’ cercano per reazione valori, affetti, autenticita’: e’ la ‘fotografia’ dei giovani italiani di oggi, cioe’ la popolazione tra i 14 e i 34 anni (15 milioni e 400 mila individui), come emerge da un’ indagine sinottica condotta da Eurisko per conto del Centro Turistico Studentesco e Giovanile (Cts). Crescente individualizzazione dovuta all’ indebolimento di riferimenti ‘forti’ come la famiglia, la religione, le ideologie politiche; complessita’ che comporta sfide sempre piu’ dure e la necessita’ di una formazione permanente; incertezza che deriva dal timore di perdere il lavoro, dalla paura del terrorismo, dalla mancanza di risorse energetiche. Tutte le trasformazioni della societa’ di oggi si riflettono sui giovani, piu’ ‘permeabili’ ai cambiamenti. In generale, secondo l’ indagine Eurisko, si registra una sensazione di stress e stanchezza, che provoca due reazioni: da una parte il desiderio prepotente di rifugiarsi nelle relazioni private, dall’ altra la voglia di prendersi cura di se’, di coccolarsi, di riposarsi, di divertirsi, di investire su se stessi. In questo contesto, tutte le attivita’ che mirano al benessere psicofisico, nonche’ alla condivisione di esperienze, sono ambite dai target piu’ evoluti. ”Dall’ indagine – spiega Rosanna Savoldelli, la ricercatrice che ha curato per Eurisko l’ analisi – risulta che i giovani hanno sempre piu’ bisogno di stabilire reti di aggregazione, che pero’ oggi presentano forme diverse e tendono a oscurare le classiche associazioni formali di tipo ricreativo (sport, cinema, cultura, fino al gruppo parrocchiale). Recentemente si e’ assistito a un’ esplosione dei gruppi ‘informali’, cioe’ il classico gruppo di amici, che si incontra fuori o dentro i locali, fino alle community internettiane”. IMPEGNO SOCIALE – Sembra un po’ stagnare: risultano sicuramente attraenti le reti associative che comportano un vantaggio concreto e immediato, come ad esempio iscriversi per poter effettuare un viaggio a condizioni interessanti oppure avere degli sconti o riduzioni in vari mercati. Al contempo, si sono sviluppate forme alternative di solidarieta’ che non necessariamente comportano un impegno attivo come il volontariato, ma implicano scelte negli acquisti e nei consumi (attenzione agli eccessi consumistici, acquisti del commercio equo e solidale, turismo responsabile, ecc.). CULTURA – Sul fronte dei consumi culturali, emerge evidente una forte crescita dei mezzi audiovisivi (tv, radio, cassette) rispetto alla stampa (libri, quotidiani, riviste). Se nel 1995 il 65% dei giovani aveva letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, la percentuale e’ scesa al 54% nel 2003 (sempre piu’ comunque del 41% della popolazione nel suo complesso). I giovani sembrano anche piu’ interessati degli adulti alle mostre (il 21% contro il 14%). I NEW MEDIA – Uno dei fenomeni piu’ esplosivi del nostro tempo, secondo l’ indagine, e’ l’ utilizzo crescente di new media, partendo dal telefono cellulare, passando per il Pc e Internet, fino alle Tv a pagamento. I giovani sembrano particolarmente attratti da Internet e dalla possibilita’ di comprare in rete. Sono soprattutto i giovani dai 20 ai 24 anni ad acquistare tramite internet: musica, viaggi, libri, abbigliamento, programmi per pc e biglietti per spettacoli sono in ordine i prodotti piu’ acquistati in rete. IL TEMPO LIBERO – I giovani escono sempre di piu’ la sera, e amano particolarmente ‘girare’ per la citta’. I luoghi di aggregazione sono i locali, ma anche la piazza, il muretto, oppure la casa di amici. La discoteca, il luogo per eccellenza della notte, e’ amata dai giovanissimi. Praticamente tutti i giovani amano ascoltare musica, ma con l’ aumento dell’ eta’ questo interesse decresce. L’ attivita’ fisica e la pratica di sport non e’ molto elevata, ne’ fa registrare aumenti, anche se e’ piu’ diffusa fra i giovani rispetto alla media della popolazione italiana. La cura di se’, intesa come massaggi, cure rigeneranti e di bellezza, da’ invece segnali di tendenza positiva. LE VACANZE – Partendo dal dato che la meta’ della popolazione italiana effettua una vacanza di almeno 7 giorni in un anno, l’ indagine evidenzia come per i giovani vacanza significhi soprattutto divertimento. E’ quindi forte la percentuale di coloro che scelgono una meta dove e’ piu’ facile l’ incontro con i coetanei, come ad esempio le localita’ balneari ricche di locali e punti di ritrovo. Allo stesso tempo, pero’ – avverte Eurisko – c’ e’ una parte cospicua di giovani attenti alla tranquillita’, al relax, all’ autenticita’. Cio’ ha dato luogo da un lato al boom dell’ agriturismo, delle vacanze nei monasteri e dall’ altro all’ attrazione per i posti meno colonizzati dal turismo di massa. I risultati della ricerca saranno presentati in un convegno, che si terra’ ad Atene dal 29 al 31 novembre, in occasione dei festeggiamenti per i 30 anni di attivita’ del Cts.

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