Famiglia
Alla Caritas Tarvisina parte il progetto “Minori alla porta”
Molte iniziative congiunte per far fronte all'emergenza minori
La Caritas Tarvisina ha inaugurato il nuovo progetto ?Minori alla porta?, avviato anche con un contributo dell?8 per mille.
Sono moltissime le situazioni cui fa fronte, come quella di Nadia, che è nata 20 giorni fa. “La sua mamma era arrivata in Caritas alla fine di agosto, accompagnata dall?ennesimo cliente della notte prima che si era impietosito” spiega in un comunicato il direttore Caritas, Bruno Cavarzan. “Ora vivono entrambe in una comunità di accoglienza, la giovane dovrebbe cominciare il percorso di reinserimento sociale”.
Oppure, ancora, quella di Jarir, che di anni ne ha 16, è in Italia da 4 e 2 li ha trascorsi all?IPM (Istituto penale minorile) di Treviso perché il suo avvocato non l?ha difeso in processo. Ha rubato un lettore cd. Adesso la Corte d?Appello ha deciso di ?metterlo alla prova?, gli ha ridato la libertà e lo ha affidato ad una famiglia accogliente.
“I dati dicono che nel nostro territorio sono in aumento il disagio e le devianze dei minori, le forme di bullismo, di aggressività, di trasgressione” prosegue don Cavarzan. “La cronaca segnala quotidianamente episodi incresciosi e fatti drammatici in cui sono coinvolti come vittime o piccoli criminali. Solo per dare un numero, nel 2003 in Veneto sono stati 2576 i ragazzi allontanati dalle famiglie di cui 713 in affido familiare e 1863 in strutture di accoglienza. Di fronte a tutto ciò la Caritas Tarvisina ha ritenuto doveroso intervenire”.
Le iniziative avviate sono molteplici: i domicili di alcuni volontari concordati con i servizi sociali dei Comuni; le ?adozioni a vicinanza? di figli di detenuti della casa circondariale di Santa Bona, il lavoro di rete solidale nel territorio per sostenere mamme sole con figli a carico, l?attività all?interno dell?IPM di Treviso, i doposcuola. “L?aspetto più interessante ? è più innovativo ? dell?intero progetto riguarda le famiglie accoglienti. In pratica la Caritas sta cercando di creare un gruppo di famiglie che rifletta sul tema dell?apertura e dell?accoglienza come carisma specifico della famiglia nella comunità”.
Si tratta, finora, di persone che hanno già avuto ? o ancora sono in atto ? esperienze di adozione o affido nelle sue varie forme. Una di esse, supportata da coppie di amici con cui stanno compiendo un percorso di riflessione, apre le porte di casa sua un pomeriggio alla settimana e accoglie bambini di mamme che lavorano, 1 giovane psichico, 1 gruppo di volontari, alcuni fidanzati: normalità e disagio si riuniscono in una forma di accoglienza che ha creato relazioni importanti e punti di riferimento solidi. Un?altra famiglia accoglie durante il fine settimana un giovane che vive in una comunità per minori. Gli fa respirare aria di casa.
Per raccogliere tutte le informazioni sul territorio e avviare il progetto l?Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas di Treviso ha pubblicato, con il contributo qualificato di alcuni massimi esperti del settore, un quaderno ?Minori alla porta. Il disagio dei minori privi di affetti e sicurezze. Un appello alle famiglie e alle istituzioni?. In esso confluiscono importanti contributi di esperti del settore, con l?obiettivo di articolare una riflessione attenta sulle difficoltà in cui vivono tanti bambini: tappati a in casa davanti alla televisione oppure in giro per strada tutto il giorno fino al rientro dei genitori. Senza contare quelli i cui genitori sono separati o proprio non li hanno.
Per ricevere informazioni o materiale sul progetto contattare la Caritas diocesana di Treviso, via Longhin, 7 ? 31100 Treviso, tel: 0422 576816 caritas@diocesitv.it www.caritastarvisina.it
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