Cultura

Uganda: arrestato il vicario episcopale di Kitgum

Trasferito dall'esercito ugandese a Gulu, nel Nord Uganda, Monsignor Ojia sarebbe accusato di complicità con i ribelli dell'Lra

di Joshua Massarenti

E’ stato arrestato ieri sera nel suo domicilio Matthew Ojia, vicario episcopale di Kitgum (nord Uganda). Lo ha riferito oggi la Misna. Secondo la ricostruzione dell’agenzia di stampa missionaria internazionale, un folto gruppo di agenti e militari avrebbero fatto irruzione nella casa parrocchiale all’ora di cena. ?Mi dispiace ma sto solo eseguendo gli ordini. Devo arrestarla; lei è sotto indagine? ha detto il capo della polizia locale di Kitgum a monsignor Ojia, prima di portarlo via insieme agli altri due religiosi, tra lo stupore della popolazione locale attirata dal gran dispiegamento di uomini e mezzi che poco prima dell?irruzione avevano circondato la casa del vicario. Durante l’irruzione, la polizia avrebbe sequestrato alcuni oggetti personali del prelato, tra cui computer, radio e cellulari satellitari. Dopo un breve trasferimento presso la stazione di polizia di Kitgum, due prelati sono stati rilasciati, mentre Ojia è stato a sua volta trasferito a Gulu, un centinaiom di chilometri da Kitgum. L’arresto è stato confermato alla Misna dal Nunzio apostolico dell’Uganda, Pierre Christophe, il quale tuttavia “non ha precisato di non avere informazioni certe, sottolineando di essere ancora a lavoro per venire a capo di quello che è avvenuto”. Sempre secondo quanto riferisce la Misna, “fonti religiose locali interpretano l?arresto di Ojia come un segnale intimidatorio nei confronti dei leader religiosi della zona, che da tempo cercano una soluzione negoziata al conflitto del nord Uganda, ritenendo che le azioni dei ribelli dell?Lra possano essere fermate non con operazioni militari ma con la persuasione del dialogo”.


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