Welfare

Quote immigrati, industriali veneti insoddisfatti

Il presidente Rossi Luciani accusa: "Ci mandano solo un terzo di quello che avevamo chiesto. Berlusconi deleghi alle Regioni".

di Giampaolo Cerri

Gli industriali del Veneto protestano contro le quote di permessi per lavoratori extracomunitari decise dal governo per il 2001: ?Siamo solo ad un terzo di quanto richiesto, poco più di tremila su novemila. Hanno ‘accontentato’ molto di più le richieste di lavoratori stagionali, rispetto a quelli a tempo indeterminato che avevamo fatto noi. Ora aspettiamo il nuovo governo”. A sottolinearlo è Luigi Rossi Luciani, appena riconfermato alla presidenza della Confindustria del Veneto, che critica la politica dell’immigrazione del governo. ”Noi continuiamo a richiedere che le quote di lavoratori immigrati devono essere decise dalle Regioni e non a livello nazionale – sottolinea Rossi Luciani – e soprattutto devono essere accompagnate da una seria politica dell’accoglienza, che finora è mancata?. Il leader degli industriali del Veneto chiede che il prossimo governo Berlusconi affronti “non dico in un giorno, ma in tempi brevi, in contemporanea le emergenze fisco, infrastrutture e Pubblica amministrazione. Solo così le nostre imprese potranno essere competitive?. E tra i nodi che Berlusconi dovrà affrontare subito, secondo Rossi Luciani, c’è anche quello della “giustizia amministrativa: uno dei motivi per cui le aziende estere non investono in Italia – dice – è che nelle controversie di lavoro l’azienda ha sempre torto. Bisogna cambiare registro”.


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