Famiglia

Minori: Telefono azzurro, il 13,7 di chi chiama subisce abusi

Il 13,7% dei bambini o ragazzi che chiama il Telefono azzurro ha subito abusi fisici, il 6,1% racconta invece di abusi sessuali, la maggior parte dei quali avvenuti in famiglia

di Redazione

Il 13,7% dei bambini o ragazzi che chiama il Telefono azzurro ha subito abusi fisici, il 6,1% racconta invece di abusi sessuali, la maggior parte dei quali avvenuti in famiglia. Vittime soprattutto le femmine anche se la violenza nei confronti dei maschi e’ in aumento. Sono questi gli ultimi dati forniti dall’associazione in relazione alla vicenda della bambina romena morta in ospedale a Roma su cui i medici hanno riscontrato segni di violenze e percosse. Sono 4.387 i casi rilevanti, che coinvolgono bambini e adolescenti, emersi dalla chiamate ricevute dal Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro nel periodo da Gennaio 2003 ad oggi. ”Nel 13,7% dei casi – riferisce l’associazione – viene denunciato un abuso fisico; mentre nel 6,1% dei casi si e’ di fronte ad un presunto abuso sessuale”. Ad essere vittime di abuso fisico sono per il 54% le bambine, e la classe d’eta’ piu’ colpita quella tra 0 e 10 anni, con il 49,1% dei casi (11-14 anni: 33,5%; 15-18 anni: 17,4%). L’ area geografica piu’ violenta sembra il Nord (41% dei casi), seguita da Sud, Centro e infine Isole. La regione, la Lombardia (18,2%), seguita dal Lazio (13,5%) e dalla Campania (12,8%). Principale autore dell’abuso e’ il padre (43,8%), le madri infieriscono nel 33,7% dei casi. Per quanto riguarda, invece, gli abusi sessuali: la vittima e’ femmina, 73,2% ,ma Telefono azzurro sottolinea come la violenza nei confronti dei maschi (26,8%) e’ in aumento. Le vittime appartengono in maggioranza alla fascia d’eta’ 0-10 anni (56,5%); poi 11-14 anni (28,9%); 15-18 anni (14,7%). E’ sempre il Nord (43,1%) l’area piu’ a rischio, seguita da Centro (32,5%). Tra le regioni: il Lazio (22%), la Lombardia (18,2%) e la Campania (8,1%). Principale autore dell’abuso e’ il padre nel 27,8% dei casi, nel 17,1% un parente o conoscente.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.