Cultura

Camerun, ucciso missionario polacco

Padre Henryk Denjneka, 51enne polacco, missionario degli Oblati di Maria Immacolata (OMI) è morto il 17 maggio scorso, intorno alle 21.30 a Karna-Mbe, nella diocesi di Ngauoundéré, nel Nord del Cameru

di Giampaolo Cerri

E’ stato ucciso da un colpo di fucile mentre leggeva la posta sul portico della sua missione. Padre Henryk Denjneka, 51enne polacco, missionario degli Oblati di Maria Immacolata (OMI) è morto il 17 maggio scorso intorno alle 21.30 a Karna-Mbe, nella diocesi di Ngauoundéré, nel Nord del Camerun. I particolari dell’uccisione li fornisce oggi l’agenzia cattolica Fides.
Padre Denjneka era sacerdote dal 1975. A tre giorni dalla sua morte, le ragioni dell’assassinio sono ancora sconosciute. Nella missione non vi sono tracce di ruberie o violenze. Secondo informazioni di Fides, il missionario non era un attivista politico e svolgeva ogni giorno il lavoro pastorale: visita alle famiglie, celebrazione dei sacramenti, cura della comunità parrocchiale.
I missionari Oblati di Maria Immacolata hanno 38 case e 165 missionari in Camerun. La loro missione nel paese è cominciata 55 anni fa: nel 1946 la Congregazione di Propaganda Fide affidò loro un territorio di missione nel Ciad e Nord Camerun. I missionari hanno fatto un rande sforzo per la formazione di base: dal 1954 è aperto a Ngauoundéré il Collegio de Mazenod, con annesso un seminario minore. Nel dicembre 2000 è vescovo della la diocesi di Ngauoundéré mons. Joseph Djida, altro sacerdote OMI, che era a capo della provincia camerunense OMI. La diocesi conta circa 34 mila cattolici su 655 mila abitanti.
Il Camerun, con 475.442 kmq, ha oltre 12 milioni di abitanti, appartenenti a oltre 200 gruppi etnici. Le religioni principali sono: cristianesimo (26% cattolici, 18% altre fedi cristiane); Islam (16%); religioni tradizionali (40%). Nel paese sono presenti oltre 150 istituti religiosi che operano a fianco di clero e religiosi locali.

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