Welfare

Carcere: Rebibbia, detenute in sciopero

Nell'istituto ci sono 7 educatori penitenziari per 350 recluse. L'ultimo concorso risale a 13 anni fa

di Redazione

Questa mattina l’assessore al Lavoro, alle Periferie e allo Sviluppo Locale del Comune di Roma, Luigi Nieri e Laura Astarita, collaboratrice di Luigi Manconi, Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Roma, sono tornati in visita nel carcere femminile di Rebibbia, per rinnovare alle detenute l’appoggio alle loro rivendicazioni e per ascoltare e portare all’attenzione delle autorita’ nazionali e dell’opinione pubblica quali saranno gli sviluppi della mobilitazione. Le detenute continuano anche questa settimana lo sciopero della spesa e 10 di loro hanno cominciato da due giorni lo sciopero della fame. Continua anche la battitura delle sbarre, questa settimana per 5 volte al giorno (alle 9, 13, 15, 17 e 21). Le detenute della sezione Massima Sicurezza, che hanno aderito alla mobilitazione con le stesse forme, spiegano che ”lo sciopero della spesa, come modalita’ di protesta, tiene conto del fatto che, per molte detenute, protrarre lo sciopero del carrello diventerebbe un vero e proprio sciopero della fame, vista l’impossibilita’ per tutte di accedere alla costosa alternativa della spesa interna. Useremo lo sciopero della fame come ultima istanza”. In totale le detenute a Rebibbia femminile sono oggi 370. ”Il piu’ alto numero dal 1979” dicono gli operatori. ”Risale al ’91 l’ultimo concorso per educatori penitenziari che – conclude Nieri -, attualmente, in questo istituto, sono 7, per una media di 350 detenute”.


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