Cultura
“Pattichiari”: da domani 15mila sportelli con il bollino blu
Termina dopo un anno l'iniziativa sulla trasparenza promossa dall'Abi
Da domani circa 15 mila sportelli di 42 tra le maggiori banche italiane esporranno il marchio PattiChiari attribuito da un certificatore indipendente a otto servizi offerti dagli istituti di credito. Il numero degli sportelli rappresenta la metà delle filiali presenti in Italia e conclude, ad un anno dall’avvio, il progetto di trasparenza e comprensibilità per la clientela portato avanti dalle banche per recuperare il rapporto di fiducia con la clientela compromesso dai crac finanziaria dell’ultimo periodo. ”Si tratta – ha spiegato Maurizio Sella, presidente dell’Abi e del consorzio che ha realizzato l’iniziativa – di un risultato unico in Europa”. In Francia è stato realizzato il conto corrente di base ”ma solo perché imposto dalla legge”. La differenza tra l?autodisciplina e questa iniziativa ”che costituisce un’autoregolamentazione” ha spiegato il direttore generale dell?Abi, Giuseppe Zadra, si sostanzia proprio in questa certificazione indipendente in questo ”marchio come segno di vigilanza compiuta” da terzi”. PattiChiari riscuote anche l’appoggio delle associazioni dei consumatori, coinvolti nella diffusione dell?iniziativa tra i risparmiatori segnando un primo punto di contatto attivo tra associazioni contrapposte e con finalità per molti aspetti divergenti. Il ?bollino blu? riguarda otto servizi offerti dalle banche. Nel dettaglio, iniziativa per iniziativa si tratta di 41 banche che hanno ottenuto la certificazione su Faro (15 mila sportelli, pari circa al 50% del totale), 37 sulle Obbligazioni a basso rischio/rendimento (14 mila sportelli, 46%), 40 sulle Informazioni chiare su obbligazioni strutturate (14 mila sportelli), 31 sui Criteri del credito (13 mila sportelli, 43%), 35 su Conti correnti a confronto (14 mila sportelli, 46%), 30 sul Servizio bancario di base (11 sportelli, 36%), 31 sui Tempi medi del credito (13 mila sportelli, 43%) e 36 sui Tempi certi di disponibilita’ delle somme versate con assegno (14 mila sportelli, 46%). Ognuna delle iniziative inserite in PattiChiari e’ sottoposta ad esame: dal momento dell’adesione al consorzio e alle singole iniziative, le banche hanno 18 mesi di tempo per richiedere la certificazione da parte di uno dei tre organismi esterni accreditati presso il Consorzio (Certiquality, Cisq-Cert e Det Norske Veritas); ogni banca puo’ scegliere a chi rivolgersi secondo modalita’ standard fissate dal Consorzio); per continuare a partecipare al Consorzio, ogni banca e’ tenuta ad ottenere la certificazione su almeno una iniziativa entro 18 mesi dall’adesione. Ad un anno dal varo del progetto (disponibile anche su internet) l’Abi informa inoltre che sono state visitate on line circa 6 milioni di pagine. Sono stati effettuati oltre 75 mila confronti tra conti correnti mentre al call center 800-002266 hanno telefonato in 200 mila, 2 milioni e mezzo di clienti sono stati informati invece allo sportello sull’elenco delle obbligazioni a basso rischio-rendimento (all’interno del quale rientra una transazione su tre effettuata in questo anno, per circa un milione di titoli acquistati e un controvalore di oltre 38 mila milioni) e sono stati aperti 20 mila servizi bancari di base. I bollini Patti Chiari fi identici nella forma ma con indicato il nome dell’iniziativa cui si riferiscono – sono di tre differenti colori per chiarezza e per facilitare l’immediata comprensione da parte del cliente, e’ stato spiegato oggi nel corso della presentazione. I colori sono gli stessi già utilizzati per le guide informative delle otto iniziative e, in particolare: giallo per i servizi (Conti correnti a confronto, Faro, Servizio bancario di base, Tempi certi di disponibilita’ degli assegni), azzurro per il credito (Criteri del credito alle PMI e tempi medi di risposta del credito) e rosso per il risparmio (Obbligazioni a basso rischio e Obbligazioni bancarie strutturate).
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.