Roma
Roma, vestiti (ma anche cibo) e sorrisi nel nuovo guardaroba della solidarietà
A Roma, alla Casa del Volontariato, progetto Arca ha inaugurato il suo secondo guardaroba sociale, dopo quello di Milano. Qui, spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, « le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, ma incontrano anche i volontari che le accolgono con un sorriso, che le ascoltano nel loro momento di difficoltà di vita, instaurando relazioni importanti per un processo di reintegrazione sociale»
di Alessio Nisi

Un servizio di sostegno alle persone fragili in difficoltà economica, uno spazio reso possibile grazie alla collaborazione di Progetto Arca con H&m Italia, che contribuisce a donare capi di abbigliamento (ma anche cibo prodotti per la bellezza e l’igiene personale) a 100 persone ogni mese.
I destinatari dell’iniziativa? Famiglie fragili in disagio economico e persone senza dimora, che potranno infatti scegliere e prendere gratuitamente, in un contesto di accoglienza e di recupero della propria dignità.
Con questi obiettivi è stato inaugurato a Roma, il guardaroba sociale di Fondazione Progetto Arca. Uno spazio di inclusione sociale, ospitato all’interno della Casa del volontariato (in via Filippo Corridoni 13, zona Prati-Mazzini), sede del Forum Terzo settore del Lazio e bene confiscato alla criminalità organizzata, assegnato a Roma Capitale per attività di carattere sociale.
Il guardaroba affianca due servizi già attivi sul posto, gestiti da Progetto Arca: il market solidale per il sostegno alimentare e lo sportello di ascolto e orientamento ai servizi sul territorio.
Come funziona il Guardaroba sociale
Le 100 persone che accedono al guardaroba sociale sono invitate a provare e scegliere i capi di abbigliamento e gli accessori utili di cui hanno necessità per la vita di tutti i giorni: 70 sono le persone individuate dai servizi sociali che fanno anche la spesa gratis al market solidale, a cui si aggiunge una trentina di persone fragili del territorio, come persone senza dimora o persone in difficoltà che necessitano, per esempio, di un abito per situazioni particolari come i colloqui di lavoro.
Spazio di inclusione. Ad accogliere le persone al guardaroba sociale e a guidarle nella scelta in base al bisogno e al gusto personale, sono i volontari. «Il guardaroba sociale», spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, «così come il market solidale, è un luogo prima di tutto di inclusione, dove le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, ma incontrano anche i volontari che le accolgono con un sorriso, che le ascoltano nel loro momento di difficoltà di vita, instaurando relazioni importanti per un processo di reintegrazione sociale».
Non un kit preconfezionato di abiti
Il servizio così strutturato supera il concetto di assistenzialismo contenuto nel kit preconfezionato di abiti, distinto solo per taglie e sesso, perché permette di osservare e scegliere, supportando così la persona nella sua individualità e restituendole dignità.
Il guardaroba sociale è un’iniziativa importante anche per favorire un miglioramento della qualità della vita con la possibilità di accesso a vestiti nuovi, utili per restituire dignità umana e per creare più occasioni di partecipazione alla vita sociale
Barbara Funari – assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale
Azione concreta di solidarietà attiva
Il guardaroba sociale di Progetto Arca, come accennato prima, si colloca all’interno della Casa del volontariato, che ospita anche Vol.A in Rete – Volontari per il Giubileo. «Ringrazio Fondazione Progetto Arca, il presidente e tutti i volontari per questo nuovo e grande impegno civico e solidale», sottolinea Francesca Danese, portavoce Forum Terzo settore del Lazio, «che, dopo Milano, viene messo in campo nella Capitale».

Per Danese, «il guardaroba sociale di Progetto Arca, parte sempre attivissima del Terzo settore nel Lazio, è una risposta con un’azione concreta di solidarietà attiva, specialmente nell’anno del Giubileo della Speranza, al disagio socioeconomico che ha impoverito molte persone sole e famiglie».
In apertura e nel testo video e foto di Alessio Nisi
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.