Volontariato

Sanità: protocollo d’intesa tra i 48 Stati in guerra del mondo

Li impegnerà a dare assistenza alle vittime di violenze fisiche e psichiche. La firma durante un congresso a dicembre organizzato dalla Cariitas

di Gabriella Meroni

I Ministri della Sanità di 48 paesi teatro di violenze di massa e conflitti bellici ratificheranno un protocollo di intesa che li impegnerà ad assistere le vittime psichiche delle violenze attraverso i piani sanitari e gli aiuti per lo sviluppo e la ricostruzione. Il Congresso, organizzato dalla Caritas di Roma e da numerosi altri partner, verrà presentato dal Ministro alla Salute, prof. Girolamo Sirchia, dal Presidente della Regione Lazio, On. Francesco Storace, dal Presidente della Provincia di Roma, On. Gasbarra e da mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas. Mercoledì 3 novembre 2004, ore 13.00 Sala stampa dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Lungotevere Cenci, 8 – Roma Il progetto ?One billion? organizzato dalla Caritas diocesana di Roma in collaborazione con l’Harvard University di Boston, l’Istituto Superiore della Sanità e l’Istituto Studi Superiori Assunzione, ha l’obiettivo di promuovere un piano di azione internazionale per la cura delle ?ferite invisibili? che sorgono a seguito di conflitti bellici ed episodi di violenza e terrorismo. Il comitato promotore del progetto sta organizzando a Roma il 3 e 4 dicembre 2004 un Congresso internazionale che vedrà la partecipazione dei Ministri della Sanità di quarantotto paesi che negli ultimi anni sono stati teatro di violenze e conflitti bellici, chiamati a confrontarsi con le maggiori organizzazioni sanitarie internazionali al fine di condividere piani sanitari che tutelino le vittime delle ferite causate da stress post-traumatico conseguenti ad episodi di violenza. In tale circostanza i governi sottoscriveranno un ?action plan? per intraprendere politiche sanitarie coordinate a livello internazionale per la salute mentale.


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