Sostanze d'abuso

Dopo otto anni è l’ora del divieto per i test sugli animali?

Bocciato l’emendamento della senatrice Elena Cattaneo. La speranza degli animalisti è che non ci siano ulteriori proroghe per vietare la sperimentazione di sostanze d’abuso e xenotrapianti votata nel 2017. «La ricerca scientifica ha bisogno di lasciare al passato metodi di ricerca antiquati» osserva Valeria Albanese responsabile ricerca senza animali di Lav

di Antonietta Nembri

Bocciato l’emendamento presentato dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, che avrebbe fatto slittare per l’ennesima volta il divieto di test su animali per le sostanze d’abuso, come fumo e alcool, e per xenotrapianti (trapianto di organi tra specie diverse). A votare per la bocciatura la Commissione Affari costituzionali del Senato, durante la seduta del 12 febbraio.

L’ultima proroga scade il prossimo 1 luglio

In una nota si sottolinea che questa bocciatura è un risultato importantissimo, che consolida un divieto che sarebbe dovuto entrare in vigore ben otto anni fa, ma a seguito di ben tre proroghe è arrivato fino al 1° luglio 2025, consentendo il proseguimento di ricerche obsolete, che hanno portato alla morte di migliaia di animali. 

I test sugli animali per testare le sostanze d’abuso come fumo e alcool, così come gli xenotrapianti, sono stati oggetto di numerosissime sperimentazioni negli ultimi 50 anni, con – sottolinea sempre la nota di Lav – risultati fallimentari. Contemporaneamente inoltre queste pratiche hanno assorbito gli investimenti che si sarebbero potuti dedicare a metodi di ricerca avanzati. 

«La Commissione Affari Costituzionali, respingendo questo emendamento, ha dato un segnale positivo che celebriamo e appoggiamo», dichiara Valeria Albanese, responsabile Lav area ricerca senza animali. 

Servono metodi innovati e una medicina di precisione

Secondo Albanese, infatti, «La ricerca scientifica ha bisogno di lasciare al passato metodi di ricerca antiquati e investire finalmente in metodi innovativi come la medicina di precisione, l’intelligenza artificiale e la scienza human-based per il bene di tutti gli esseri viventi, umani e animali».  

La Lav annuncia che, «come abbiamo sempre fatto, rimanderemo al mittente qualsiasi tentativo di rallentamento della ricerca scientifica che specula sulla sofferenza animale e celebriamo la volontà di una parte del mondo politico che, come noi, crede in una ricerca etica e innovativa».  

La richiesta degli animalisti è chiara: che il divieto previsto e approvato nel 2017, venga finalmente approvato e messo in atto, piuttosto che subire gli attacchi di una lobby vivisettoria obsoleta. 

Nell’immagine in apertura cani per vivisezione sequestrati Foto di © Oskar Verant/Ag.Sintesi

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