Famiglia

Al via il centro prevenzione controllo malattie

Il Centro puo' vantare di 89 milioni di euro, 32 per il 2004, 25 per il 2005 e 32 per il 2006

di Carmen Morrone

Per contrastare le emergenze di salute pubblica, come le malattie infettive e diffusive e il bioterrorismo, il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha dato il via al centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CMM), come il CDC di Atlanta. “Il centro italiano, in analogia con gli altri centri nel mondo, si propone di proteggere la salute pubblica affrontando i pericoli che man mano si presentano in modo coordinato, con le Regioni, scienziati, istituti di ricerca e universita’, in modo tale che segua un intervento rapido e la piu’ efficace protezione della salute degli italiani”, ha detto il Ministro sottolineando le priorita’ che il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie si e’ dato: “le malattie diffusive e infettive sono quelle che piu’ ci spaventano ma anche l’obesita’, il diabete, i cattivi stili di vita che generano patologia che stanno incombendo sia come malattia che come spesa. Poi – ha aggiunto Sirchia – nel nostro Paese non sono sufficientemente incisivi gli screening oncologici e la prevenzione degli incidenti e altre attivita’. Per questo e’ fondamentale il coordinamento tra lo Stato e Regioni affinche’ l’azione venga immediatamente realizzata, in 24 ore”. Il CCM e’ un network di coordinamento di tutte le forze in campo, mai fatto prima d’ora. “Lo scopo e’ proprio la protezione della salute di ognuno di noi come pure la sorveglianza per le malattie infettive cosi’ come il collegamento con le altre istituzioni europee perche’ – ha concluso Sirchia – ben sappiamo che non esistono confini per queste infezioni e alcune sono molte pericolose e quindi abbiamo bisogno di coordinarci con il mondo oltre che con tutte le parti d’Italia e d’Europa”. Il Centro puo’ vantare di 89 milioni di euro, 32 per il 2004, 25 per il 2005 e 32 per il 2006. “Nessun sistema sanitario riesce a reggere l’impatto di gravi e acute patologie a livello di spesa”, ha aggiunto il ministro Sirchia ricordando che poco piu’ del 50% degli aventi titolo si sottopone a screening delle malattie. “Ha avuto un tragitto difficile in Parlamento, e’ stato prima bocciato e poi, grazie al lavoro svolto dalle commissioni sanita’ competenti, e’ stato possibile realizzarlo”, ha aggiunto. Il CCM e’ stato possibile anche per il consenso delle Regioni. “E’ frutto di concertazione tra ministero e regioni per mettere insieme un network importante per la prevenzione perche’ molte regioni non hanno ancora progetti di prevenzione sul territorio. “E’ il massimo di coinvolgimento di tutti”, ha detto il sen. Cesare Cursi sottolineando la preoccupazione per l’entrata dei 10 Paesi dell’est nell’Unione Europea. “Per quanto riguarda la sanita’ sono 30 anni indietro rispetto al sistema europeo con standard per alcuni, come la Polonia, addirittura fuori legge”. Il Centro, istituito presso il ministero, valutera’ i rischi per la salute, il coordinamento con le regioni su sorveglianza e prevenzione, la promozione e l’aggiornamento, l’attuazione e la verifica dei programmi annuali definiti, e il collegamento con gli altri centri internazionali. E’ formato da un comitato tecnico con 21 epidemiologi guidati dal prof. Donato Greco. “Non e’ un palazzo nuovo – ha detto l’epidemiologo – daremo risposte operative in 24 ore”. Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie ha gia’ operativo un sito: www.ministerosalute/ccm.it.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA