Formazione

Prove di bilancio sociale per il nostro gruppo. Il valore di Vita

A dieci anni dalla sua nascita, il nostro gruppo editoriale prova a ricalcolare il valore sociale che l'impresa editoriale ha creato e crea per chi ci lavora e per la collettività.

di Giuseppe Ambrosio

L?esperienza di Vita è la storia di una sfida nata dalla volontà di rappresentare una parte di Paese che nel 1994 era ancora in una fase embrionale di sviluppo e ancora in cerca del suo ruolo e di una sua valida rappresentazione, quello che oggi viene definito come Terzo settore. Il fondatore Riccardo Bonacina nell?agosto 1994 scriveva su un quartino che rappresenta il vero numero zero della nostra storia: «Vogliamo un giornale che privilegi la pluralità e la ricchezza sorprendente della vita quotidiana e concreta dei numerosissimi cittadini di questo Paese che non si accontentano di stare a guardare, un giornale che sulle pregiudiziali di parte e ideologiche privilegi la concretezza dei bisogni che ogni giorno affrontiamo e delle risposte che la nostra vita sa produrre, un giornale che con le sue notizie e informazioni sia umilmente utile alla vita, alla nostra vita di persone che non si rassegnano a sopravvivere ma che vogliono essere protagoniste del cambiamento e della costruzione di questo Paese. Vita, abbiamo chiamato così il nostro giornale, una parola sola, senza articoli, né aggettivi, la parola prima, il sostantivo essenziale da cui bisogna sempre ripartire se non si vuol soccombere alle astrazioni con cui si vorrebbe catalogare, imbrigliare le nostre azioni, i nostri ragionamenti e anche i nostri sentimenti. Vita è anche il nome del nostro obiettivo: fare irrompere nel dibattito sociale e politico i problemi, le ragioni e le speranze del nostro vivere concreto, quotidiano». All?appello rispose subito un gruppo di 16 organizzazioni non profit che consideravano l?idea forte e importante, tanto da sostenerla attivamente. Nacque così il Comitato editoriale di Vita che oggi conta oltre 60 associazioni di primo e secondo livello in rappresentanza di oltre 10mila organizzazioni. Il primo numero vide la luce il 27 ottobre 1994 . Il sistema Vita Vita si propone oggi, a dieci anni dalla sua nascita, come una vera e propria Content Company, un gruppo che produce e promuove informazioni e contenuti veicolati su diversi media. È presente ogni giorno su Internet attraverso il portale www.vita.it con il suo enorme archivio e l?agenzia di informazione quotidiana e la quantità impressionante di pagine viste ogni mese (più di 2 milioni) e ogni settimana in edicola con Vita non profit magazine. Pubblica guide sul volontariato e sul Terzo settore, quaderni di approfondimento veicolati attraverso il settimanale o abbinati a giornali locali, produce servizi televisivi per network italiani e ha promosso nel 2004 la prima web television del non profit, Vitachannel. Il gruppo fa capo alla Fondazione Vita che dal 1998 è l?azionista di riferimento e in cui sono confluite le partecipazioni dei soci fondatori. La Società editoriale Vita spa è una società senza scopo di lucro in quanto sin dalla sua costituzione il consiglio di amministrazione deliberò, in caso di produzione di utili, la non distribuibilità ai soci, volontà che divenne ancora più definitiva nella scelta di modificare lo statuto della società secondo ciò che prevede la legge sull?editoria che consente anche ad enti la cui forma giuridica sia più tipicamente commerciale di scegliere come vincolo la non distribuibilità degli utili. La società fa certificare volontariamente, sin dal primo esercizio, il proprio bilancio dalla Kpmg. La Società editoriale Vita è una public company del non profit. Il capitale sociale è pari a 1.292.072,88 euro ed è posseduto principalmente da organizzazioni non profit tra cui spicca la Fondazione Vita con il 27%. Altri azionisti sono: Acli, Telefono Azzurro, Aibi, Lega del Filo d?Oro, Airc, Cesvi, Consorzio Gino Mattarelli, Fondazione Aiutiamo i Bambini, Focsiv. Completa il sistema Vita la cooperativa sociale di tipo B, Vita Comunicazione – Service & Consulting. Costituita operativa dal 1996 con l?obiettivo di fornire servizi capaci di sostenere e di rendere più efficace la comunicazione degli enti non profit, ora svolge anche attività di formazione e aggiornamento, consulenza sulle tematiche del non profit e ideazione di progetti a valenza sociale per imprese interessate a caratterizzarsi per l?esercizio della responsabilità sociale. La missione e i principi La missione di Vita può essere così riassunta: «Essere il gruppo leader della comunicazione sociale. Diffondere la cultura della solidarietà e della responsabilità nel nostro Paese. Essere un sistema di comunicazione che informa e aggiorna le realtà del Terzo settore ed esprime le loro istanze di solidarietà, responsabilità e cambiamento». La missione è stata poi esplicitata, nel 2002, in dieci principi ispiratori (rintracciabili su www.vita.it/inlineaconvita/principi.htm). L?idea di impresa sociale che via via si è venuta configurando, si può riassumere con uno slogan che Riccardo Bonacina lanciò nel 1995: «Diventeremo un gruppo di lavoro sulla comunicazione, produttori d?informazioni non solo di un giornale. Non essendo ancora un?impresa, faremo noi stessi gli imprenditori della nostra professionalità, ciascuno e in gruppo». Conclusioni Il sistema Vita, una content company indipendente per la comunicazione su e del Terzo settore, è oggi un esempio unico di impresa civile nel campo dell?editoria e della comunicazione grazie alla partecipazione degli stakeholder caratteristici, realtà del Terzo settore, dipendenti e lettori, sia nell?azionariato (cioè, nella gestione vera e propria delle attività) che nell?indirizzo e nella programmazione delle attività con il Comitato editoriale.


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