Welfare

Progetto Icf e politiche del lavoro oggi a Taranto

E' arrivato in Puglia l'iniziativa del ministero del Welfare realizzata da Italia Lavoro per formare gli operatori sulla nuova classificazione delle disabilita' introdotta dall'Organizzazione mon

di Carmen Morrone

Il progetto, dopo Torino e Vicenza, e’ stato presentato oggi, a Taranto, nel corso della conferenza ‘La nuova classificazione Icf (International classification on functionning) dell’Oms nell’inserimento lavorativo delle persone con disabilita”. In sostanza con l’Icf si mira ad avviare percorsi di inclusione e integrazione lavorativa sulla base di cosa una persona con disabilita’, effettivamente, ‘possa fare’. La provincia di Taranto, insieme a quelle di Teramo e Torino, ospitera’ la sperimentazione Icf fino alla fine del 2005. All’incontro di oggi sono intervenuti l’assessore regionale al Lavoro, Angelo Cera, il presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, l’assessore provinciale al Lavoro, Cosimo Pozzessere. Ad illustrare il progetto, Isabella Menichini, della Direzione generale per le tematiche sociali della ministero del Welfare, Mario Conclave, responsabile dell’area disabili e del progetto Icf per Italia Lavoro, e Vladimiro Kosic, del Disability Italian Network ”Il ministero del Welfare e il ministro stesso tengono molto a questo progetto, gia’ annunciato nel corso della conferenza di chiusura dell’Anno europeo della disabilita’. L’Italia, d’altronde e’ il primo Paese al mondo a sperimentare, a livello istituzionale, la classificazione Icf per facilitare l’inserimento lavorativo dei diversamente abili”. Con queste parole, Isabella Menchini, della Direzione generale per le tematiche sociali della ministero del Welfare, commenta con LABITALIA l’avvio della sperimentazione Icf. ”Da qui a qualche anno -prosegue- l’obiettivo e’ quello di fornire tutti gli operatori del settore strumenti e metodologie condivise, affinche’ possano parlare con un linguaggio comune all’interno di un’unica rete. Alla fine del 2005, un gruppo di coordinamento centrale composto da rappresentanti di ministero, regioni, Upi e principali federazioni dei disabili, valuteranno i risultati della sperimentazione e decideranno sul suo eventuale allargamento”. ?Con il progetto Icf continuiamo la nostra proficua collaborazione con Italia Lavoro iniziata con il progetto ”Punto Disabili’ , ovvero sportelli presso i centri territoriali per l’impiego creati ad hoc per agevolare l’incontro tra offerta e domanda di lavoro delle persone con disabilita”’. Il presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, ricorda a LABITALIA le iniziative comuni nel campo del collocamento mirato tra l’amministrazione provinciale e l’agenzia tecnica del ministero del Welfare. ”Con la nuova classificazione Icf -spiega Florido- puntiamo a superare la logica del collocamento obbligatorio, qualificando l’esperienza acquisita con gli anni e alzando lo standard qualitativo delle politiche d’inserimento, attraverso convenzioni e interventi mirati. Per la formazione metteremo a disposizione 15 operatori tra quelli gia’ impegnati su questa fascia di lavoratori” ”Con la conferenza di oggi si concludono i seminari nazionali di presentazione del progetto Icf. Questi incontri sono serviti per promuovere l’iniziativa e prendere contatti, in vista del programma di formazione che partira’ inizialmente nelle tre province sperimentali, Torino, Teramo e Taranto”. Queste le tappe del progetto, come dichiara a LABITALIA Mario Conclave, responsabile della area disabili e del progetto Icf per Italia Lavoro. ”Da febbraio -spiega- partira’ invece la formazione in tutte le regioni italiane con una prima fase che coinvolgera’ circa mille persone, alla quale seguira’ un corso avanzato per 500 operatori. La sperimentazione, invece, andra’ avanti per tutto il 2005, al termine del quale verranno valutati i risultati ottenuti” La provincia di Taranto non e’ stata scelta a caso tra quelle candidate a ospitare la sperimentazione della classificazione Icf. Grazie alla legge 68 del 1999, infatti, sono state, realizzate circa 700 assunzioni di disabili, molti dei quali con disturbi psichici. Inoltre, tra la Asl di Taranto e le aziende locali sono state stipulate oltre 300 convenzioni per l’inserimento lavorativo dei disabili, soprattutto nei settori della ristorazione, del commercio e dei servizi. ”Grazie all’Icf -spiega a LABITALIA Donato Salfi, responsabile del servizio integrazione sociale e lavorativa della Asl di Taranto- si punta a creare un sistema di valutazione, universale e condiviso, in grado di individuare lo stato di salute della persona, vista come una risorsa e non come un obbligo per l’impresa che deve assumere”.


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