Famiglia

Prodi: “I programmi del summit di Lisbona sono falliti”

L'idea di rendere in un decennio l'Europa l'area più competitiva del mondo era stata espressa nel 2000 in un vertice tenutosi nella capitale del Portogallo

di Francesco Maggio

?I tentativi europei fatti per superare l?economia più competitiva del mondo, quella degli Stati Uniti sono stati ”un grosso fallimento” anche per l’uso ”eccessivo” del diritto di veto praticato dai paesi membri in materia economica?: è quanto sottolinea il presidente uscente della Commissione Ue Romano Prodi, in una intervista apparsa oggi sul Financial Times in risposta al rapporto dell’ex primo ministro olandese. Wim Kok aveva fortemente criticato la strategia europea giudicandola ”carente di impegno e volontà politica” e non in greado di raggiungere ”obiettivi” e ”promesse”. L’ambizioso traguardo di crescita che l’Europa si era posta durante il summit di Lisbona nel 2000, è stato mancato secondo Prodi, per un uso diffuso della pratica del veto, che ha permesso agli stati membri di bloccare il progresso che la Commissione tentava di promuovere. ”Non si può cercare il consenso unanime in tutte le aree economiche, o si può provare a farlo, ma a quel punto occorre accettare il fallimento degli accordi di Lisbona”. Il fallimento di un accordo, che avrebbe dovuto tracciare le linee politiche dell’Europa per i prossimi 15 anni, è, per il Presidente uscente, ”sintomo di un problema”.


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