Sostenibilità

Quando i rottami diventano un tesoro

I rottami sono una ricchezza. Lo stabilisce un emendamento alla nuova legislazione in materia ambientale che modifica il regime attuato dal decreto Ronchi

di Redazione

I rottami sono una ricchezza. Lo stabilisce un emendamento alla nuova legislazione in materia ambientale che modifica il regime attuato dal decreto Ronchi. Gli scarti di lavorazione oppure originati da cicli produttivi o di consumo, dei quali il detentore non si disfi, non abbia deciso o non abbia l’obbligo di disfarsi e che quindi non conferisca a sistemi di raccolta o trasporto di rifiuti ai fini del recupero o dello smaltimento, ma che sono destinati all’impiego nei cicli produttivi siderurgici o metallurgici, sono definibili come materie prime secondarie utilizzabili per quelle attività e sono quindi sottoposti al regime delle materie prime e non a quello dei rifiuti. Sono assimilati a questa categoria i rottami scarti di lavorazioni industriali o artigianali o provenienti da cicli produttivi o di consumo, esclusa la raccolta differenziata, che possiedono in origine le medesime caratteristiche dei rottami ferrosi e metallurgici. A questo fine verrà costituita una sezione particolare dell’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, ‘dedicata’ alle aziende che effettuano operazioni di recupero di rottami ferrosi e non ferrosi, per la produzione di materie prime secondarie per l’industria siderurgica e metallurgica.


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