Famiglia

Colombia, dove i bimbi dormono nelle bare

Giochi e numeri che non quadrano.

di Sandro Calvani

Una bara con dentro tre bambini addormentati, abbracciati a un mitra. È il soggetto di una foto di Juan Fernando Ospina per descrivere luoghi di riposo a Medellin, Colombia. Quella di Ospina è un?istantanea, delle mille possibili, per immortalare il più grave dramma della nostra generazione: l’indifferenza dell?umanità per l?infanzia perduta. Se a ognuno dei bambini dimenticati di oggi si dedicasse una sola foto, la memoria di un mega computer, di quelli che contengono le più importanti banche dati del mondo, non basterebbe a contenerle tutte. Decine di migliaia di minori sono impiegati nei gruppi armati colombiani; nel mondo sono 500mila i bambini soldato, messi in prima linea nelle sparatorie o fatti marciare davanti perché non siano gli adulti a saltare sulle mine. Le bambine soldato servono come schiave sessuali dei capibanda. Sono oltre un milione, ogni anno, i nuovi arrivi di bambini usati per sesso commerciale, scambi di pedofilia e pedo-pornografia. Sono 50 milioni i bambini rifugiati, e forse più di metà di loro non torneranno mai a casa nel Paese dove sono nati; 175 milioni i bambini denutriti, di cui la maggior parte morirà prima di essere adolescente; 6,5 milioni dei 650 milioni di bambini poveri del mondo muoiono ogni anno di fame, 130 milioni di bambini sono analfabeti, 50 milioni non sanno neppure il loro nome e cognome perché non sono mai stati registrati da un?anagrafe; 120 milioni i bambini di strada, senza altro tetto che un ponte o il cassone di un camion. Chi ama l?ordine pubblico li fa fuori o li sbatte in carcere, dove il loro numero continua ad aumentare. Se non li buttano via subito, prima prendono gli organi utili, soprattutto cornee, reni e fegati. Dodici milioni sono infetti dall?Aids e altri milioni sono usati come produttori o spacciatori di droga. I 17mila bambini che muoiono di fame e di indifferenza ogni giorno, non possono ripensare le proprie scelte, né potranno mai votare per le scelte importanti della loro nazione e dell?umanità. Noi invece sì. Chi ha la memoria corta, può usare questa foto come background dello schermo del computer.

Le opinioni qui espresse non rappresentano necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite


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