Non profit

Lella, Gianni e tutti voi

Lunedì 25 ottobre alle 20:30 al Teatro Smeraldo di Milano la festa di Vita.

di Carmen Morrone

Sarà Gianni Morandi, cantando la famosa canzone Vita di Lucio Dalla, ad aprire la serata di lunedì 25 ottobre al teatro Smeraldo di Milano in cui il nostro settimanale festeggerà i suoi primi dieci anni. Comincerà così Vita è?, uno spettacolo teatrale che si soffermerà sui principali eventi accaduti tra il 1994 e il 2004. Per ciascun anno, testimoni e protagonisti si racconteranno. A condurre questo viaggio a ritroso, Lella Costa e Riccardo Bonacina, guidati dalla regista Serena Sinigaglia, reduce dal successo della rimessa in scena de Il Grigio di Giorgio Gaber. Com?è stato ricostruire 10 anni di vita, nel senso letterale e come giornale? «Molto interessante, perché mi ha dato la possibilità di studiare 10 anni di storia», dice Serena Sinigaglia. «Sono affiorati fatti di cui non si sente più parlare, ma che per la loro importanza sono solo trascorsi, non passati o superati. Le tematiche affrontate nella serata sono tutte d?attualità. Ci siamo divertiti a ideare questo spettacolo, anche assecondando la mia grande passione per la storia e la sua ricostruzione su di un palcoscenico». In Vita è? Serena Sinigaglia coordinerà i numerosi interventi di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport che non vorranno mancare alla festa del magazine del non profit. Erri de Luca, per esempio, racconterà la sua esperienza di volontario. Per ricordare la Convenzione europea per il diritti dei bambini che si svolse nel 1996, Stefano Rulli, insieme alla moglie scrittrice Clara Sereni, come regalo di compleanno presenterà il finale del loro film Un silenzio particolare. Con immagini, suoni e testi verranno ricordati eventi come l?11 settembre, il G8 di Genova, la protesta no global di Seattle, il Giubileo del Duemila, la fine della guerra in Bosnia… La pace sarà infine il tema del monologo di Lella Costa. A Morandi, Paolo Belli, Paolo Vallesi e alla band di Franco Mussida, con il cantante albanese Ardit Gjebrea è affidata la parte musicale. E non è detto che non arrivi, a sorpresa, dal Kenya il Nobel per la pace, Wandari Maathai. Vi aspettiamo tutti.


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