Cultura

Giovanni Paolo II: la grande ricchezza non è un vantaggio. Anzi

Così il Papa oggi commentando il salmo 48

di Gabriella Meroni

”La grande ricchezza non e’ un vantaggio, anzi! Meglio e’ essere povero e unito a Dio”. Questo il messaggio lanciato dal Papa nell’Udienza generale di oggi, in occasione della quale ha commentato il salmo 48, dedicato appunto alla vanita’ delle ricchezze, del quale ha sottolineato in particolare il passo che recita: ”l’uomo nella prosperita’ non comprende, e’ come gli animali che periscono”. Affermando poi che ”un’ottusita’ profonda s’impadronisce dell’uomo quando si illude di evitare la morte affannandosi ad accumulare beni materiali: non per nulla il Salmista parla di un ‘non comprendere’ di impronta quasi bestiale”. ”Il ricco, aggrappato alle sue immense fortune, è convinto di riuscire a dominare anche la morte, così come ha spadroneggiato su tutto e su tutti col denaro. Ma per quanto ingente sia la somma che è pronto ad offrire, il suo destino ultimo sarà inesorabile. Egli, infatti, come tutti gli uomini e le donne, ricchi o poveri, sapienti o stolti, dovrà avviarsi alla tomba -ha ricordato il Papa- così come è accaduto anche ai potenti e dovrà lasciare sulla terra quell’oro tanto amato, quei beni materiali tanto idolatrati”


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