Welfare

Carceri: Antigone, alla Dozza tre casi di tubercolosi

Tre casi di tubercolosi nel 2004, la denuncia delle associazioni

di Redazione

Tre casi di tubercolosi nel 2004 e detenuti che, da tempo, non riescono a richiedere i benefici penitenziari per mancanza di educatori a fare da tramite. Questa la situazione nel carcere bolognese della Dozza denunciata da un gruppo di parlamentari e rappresentanti di associazioni, che si battono per i diritti dei detenuti, che oggi ha visitato l’istituto. Inoltre, ”nonostante la grande mobilitazione di questi giorni – e’ stato sottolineato – i detenuti della Dozza non erano a conoscenza dello sciopero che e’ in atto in molte carceri italiane”. La delegazione ha inoltre ribadito che i detenuti del carcere bolognese hanno denunciato il fatto che ”da due anni non riescono a parlare con un educatore” e per questo non riescono a richiedere i benefici, come permessi premio, semiliberta’ e liberazione anticipata. Della delegazione facevano parte Vincenzo Scalia, di ‘Antigone’, le parlamentari Ds, Katia Zanotti e Titti De Simone, il consigliere comunale Ds di Bologna, Sergio Lo Giudice, Rossella Giordano, consigliere del quartiere Navile di Bologna, e rappresentanti dell’associazione Papillon e del circolo Iqbal Masih.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA