Formazione

Volontariato: Cacciari, contestate il mondo ma non lo sapete

Oggi nella sua relazione al Convegno nazionale di Arché, il filosofo ha offerto una chiave di lettura inedita sul volontariato

di Riccardo Bonacina

“Lo sguardo del volontariato si rivolge a ciò che la cultura contemporanea vuol negare, la malatia, la morte. Si tratta di uno scandalo, ma di uno scandalo che va pensato”, ha detto il filosofo MAssimo CAcciari ai 200 volontari di Arché riuniti a Milano. Ecco qualche appunto dalla sua relazione. “E’ proprio per questo scandalo che ciò che fate e che siete interessa tutti. Poiché voi valutate la vita, vostra e altrui, in vista della fine, perciò pensate la vita in modo responsabile, che significa capaci di rispondere” “Esperienza del volontariato, quando autentica, non è mai buonista o pietistica, ma sempre protestataria, perché la sofferenza, l’ingiustizia e la morte sono sempre uno scandalo. Vogliamo che il male non ci sia, prima ancora che porvi rimedio”. ” Cosa significa prossimo? Chi è il mio prossimo? Bisogna che ci soffermiamo su queste domande perché il mio prossimo non è il mio “uguale”, ma, stando al Vangelo, lo straniero, il mio estraneo. Perciò la relazione che il volontario instaura con il prossimo è capace di salvare tutta la distanza che mi separa da lui. Anzi il volontario ci insegna che l’io si fa e si definisce nel rapporto con l’altro, con lo straniero. Quando dite “io” non dite un ego che poi si manifesta in maniera buona, ma una relazione”. “Il problema è che tutto questo in cui consiste tutta la vostra esperienza è tutto il contrario di ciò che la cultura contemporanea spaccia per buono. Saprete reggere questo confronto, e addirittura cambiare le cose?”


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA